E’ Marcello De Vito il candidato alla guida del Campidoglio dell’M5S, ovvero l’uomo che, a detta degli osservatori, rappresenterà la battuta d’arresto dalla forza grillina. Nato il 23 luglio del 1974 a Roma, vive nel quartiere di Montesacro. Avvocato, si occupa, per lo più, di appalti pubblici. Ha una figlia di 5 anni di nome Vittoria. A quanto afferma lui stesso, è il motivo principale per il quale ha deciso di correre: «per tentare di darle un futuro diverso e migliore; a lei come pure a tutti gli altri giovani, a cui questi politici inetti ed incapaci hanno rubato anche i sogni». All’interno dell’M5S è stato nominato delegato di lista e membro del comitato elettorale dall’assemblea regionale. Successivamente, è stato delegato da Beppe Grillo al deposito della lista regionale ed all’utilizzo del simbolo. Tra le altre cose, è coautore de “Il codice degli appalti pubblici di lavori servizi e forniture” per Maggioli Editore. Di sé, racconta che il giorno della sua svolta fu il 25 aprile 2012, quando Napolitano affermò che «non è possibile in Italia fare a meno dei partiti», che bisogna prestare attenzione all’antipolitica ed estirpare la parte marcia da quella sana. «Mica è facile – dice De Vito – violare così tanti principi costituzionali con così poche parole!».