Fino al 31 maggio è stato possibile visitare la mostra allestita alla Gam di Milano in via Palestro dedicata a “Medardo Rosso. La luce e la materia”. Un’occasione non solo per conoscere meglio quest’artista ma anche poter passeggiare nelle stanze di una splendida villa. L’esposizione proposta è stata essenziale, ma ben rappresentativa. Medardo Rosso è ritornato a Milano con una mostra personale dopo più di trenta anni, alla quale, oltre che la Gam stessa con ben quindici opere collaborano diversi musei nazionali e stranieri. Prestiti che arrivano dal museo Medardo Rossoo di Barzio, galleria internazionale d’arte moderna Ca’ Pesaro di Venezia al Museo d’Orsay e Museo Rodin di Parigi, Staatliche Kunstammlungen di Dresda, Museo d arte di Winthertur allo Szepmuveszeti Muzeum di Budapest. Non solo sculture in mostra ma anche fotografie per narrare la passione dell’artista per la materia, la luce, la creazione e, attraverso di loro, la sua vita.
Medardo Rosso, torinese di nascita e di formazione milanese, soggiornerà a Parigi, conoscendo importanti personaggi Come Emile Zola, Edgard Degas e l’industriale Henry Rouart che diventerà soggetto per le sue opere oltre che uno dei suoi più importanti collezionisti, senza dimenticare che nella capitale parigina nasce l’amicizia con August Rodin. Il percorso della mostra si articola in quattro sezioni. Si incomincia incontrando alcune delle più importanti opere degli esordi tutte realizzate negli anni milanesi: il Biricchino, la Ruffiana, il Sagrestano e la Portinaia.
La seconda sezione si concentra sulla presentazione della sperimentazione materica e il particolar procedimento creativo, tramite le opere in gesso, bronzo e cera. Ecco presentate al pubblico Rieuse, l’Uomo che legge, Bookmaker, la Bambina ridente, Aetas aurea e il Bambino ebreo. In aggiunta in questa sezione sono proposte al pubblico le tre versioni in differenti materiali della scultura raffigurante Henri Rouart.
La terza sezione è dedicata all’opera Madame X, con la grande particolarità di essere l’unico soggetto giunto a noi realizzato in una sola versione. In differenti realizzazioni vediamo invece l’Enfant Malade: cera e bronzo. L’ultima sezione ci presenta Ecce Puer e Madame Noblet. Non dimentichiamo l’importanza delle fotografie esposte che approfondiscono la vicenda artistica di Medardo Rosso accompagnando il pubblico alla riscoperta di questo grande artista sperimentatore.