Se le sono date di santa ragione i due candidati al ballottaggio per il comune di Roma, senza risparmiarsi colpi bassi. A partire dall’ormai nota foto di Alemanno con un esponente del clan di Casamonica. «Non ha però mostrato queste altre foto: a quella cena c’era anche il Gotha del Pd romano, ha detto il candidato Pdl, come il capogruppo in Campidoglio Marroni, oltre al presidente nazionale della Lega delle cooperative. E Marino ha detto che mi ero fatto fotografare con un pregiudicato», si è subito difeso il sindaco uscente, seguito dalla pronte giustificazioni di Ignazio Marino che ha fatto presente che, su quella vicenda, effettivamente intendeva scusarsi. L’esponente del Pd, tuttavia, ha colto la palla al balzo per ricordare che non è la prima volta che Alemanno si fa fotografare con dei pregiudicati, arrestati e condannati per reati gravi. L’esponente del Pdl, dal canto suo, ha attaccato Marino sollevando la questione della assunzioni in nero e delle irregolarità della sua Onlus. Una cosostenitrice di Alemanno ha chiesto conto al medico genovese della vicenda, e lui ha risposto che ci lavorano persone molto perbene e che la struttura è parte lesa. «Ci sono 5-7 dipendenti con contratti in nero o falsi! Se non riesce a controllare una onlus di poche persone, è credibile come amministratore?», ha, tuttavia, insistito Alemanno.