Pareva una semplice comparsa politica ma, secondo alcuni sondaggi, nella corsa per le primarie, si collocherebbe addirittura dietro al segretario del Pdl, Angelino Alfano. In molti giudicano Giampiero Samorì “il nuovo Berlusconi”, anche se lui ammette di non avere un vero e proprio rapporto con l’ex premier che, dal canto suo, afferma di ricordare di averlo incontrato, al massimo un paio di volte. Anche lui ha dato vita ad un partito, i Moderati italiani in Rivoluzione e, domenica mattina, a Chianciano, si è conclusa la convention nazionale del movimento. Alla quale pare che un ignaro gruppo nutrito di anziani che erano convinti di andare in gita, vi sia stato condotto con l’inganno, in pullman. Una volta giunti sul posto, gli sarebbe stato chiesto di firmare per sostenere il progetto di Samorì. Lui, in ogni caso, è nato a Montese, nel modenese, il 25 maggio del 1957. Diplomatosi allo scientifico, si è laureato nel 1981 in giurisprudenza, a Bologna. Fa l’avvocato dal 1986, e insegna presso la facoltà di Giurisprudenza di Urbino. E’ stato nominato, inoltre, dal Congresso di Stato della Repubblica di San Marino ambasciatore in Francia. Ruolo piuttosto controverso, almeno a quanto racconta, da le pagine de Il Corriere della Sera, Geverini: «Non è noto quanto tempo Samorì passi a Parigi a curare gli interessi di San Marino né quanto il suo operato abbia inciso sui rapporti bilaterali. Non l’hanno capito nemmeno i funzionari del ministero degli Esteri sammarinese o i colleghi ambasciatori («Samorì? Ma è sicuro che sia un nostro ambasciatore?»)». Sempre a quanto riporta Geverini, l’unica volta in cui si è fatto vivo è stato a settembre scorso, in occasione del raduno del corpo diplomatico della Repubblica. Samorì è inoltre considerato vicino a Marcello Dell’Utri, che rappresenterebbe lo sponsor principale della sua candidatura. Pare, addirittura, che sia stato lui a spingerlo a compiere il passo. Ha avuto diverse partecipazione in società finanziarie e in diverse banche del modenese. E’ il socio di riferimento della holding Modena Capitale Spa mentre, nel 2002, ha fondato a assunto il ruolo di presidente di Banca Modenese Spa.
Sempre come riporta il giornalista del Corriere, la maggioranza della holding appartiene ad una società che si chiama Zevenplint, che ha sede nel paradiso fiscale dell’isola caraibica di Curaçao. E il passaporto diplomatico di Samorì gli conferisce l’immunità.