Un’area che supera il milione e mezzo di metri quadri: è quella occupata un tempo dagli stabilimenti dell’Alfa Rome di Arese dove erano stipendiati la bellezza di 25mila operai. Uno dei polmoni dell’industrializzazione italiana, che ha dato risorse e possibilità a migliaia di famiglie. Oggi solo rovine e aree dismesse, con uno sparuto di operai che ancora continua a occupare le sedi sindacali di uno stabilimento che non esiste più. Su quest’area gigantesca però hanno già messo gli occhi in molti. In un periodo storico dove i centri commerciali spuntano ovunque e sono il business del terzo millennio, è ovvio che anche qui si pensi a costruirne uno, addirittura il centro commerciale più grande d’Europa. Sono quattro i comuni che si dividono l’area: quelli di Arese, Garbagnate Milanese, Lainate e Rho. Quest’ultimo come si sa è anche il comune che ospiterà l’Expo 2015. Infatti sull’area ex Alfa Romeo si pensa di costruire anche un mega parcheggio proprio per l’Expo. Ma è il centro commerciale quello che attira di più. Ma i comuni sono divisi quelli di Garbagnate e Rho hanno già detto di no. Arese e Lainate invece hanno firmato il protocollo di intesa e intendo realizzare l’opera. Ma con la divisione due su quattro delle amministrazioni interessate si riuscirà a portare a conclusione il progetto? Per il sindaco di Garbagnate è anche una questione di principio: come si sa i centri commerciali portano alla chiusura dei piccoli negozi indipendenti, è un dato di fatto conclamato da tempo. Purtroppo la precedente amministrazione comunale travolta da scandali vari, aveva dato il via alla costruzione di un centro commerciale proprio nella parte di area di sua proprietà: adesso la nuova amministrazione ha fermato tutto ma neurosi sono i cantieri già aperti. Lo scorso dicembre era poi stato firmato un accordo per la riqualificazione dell’area con in ballo la costruzione di un altro centro commerciale. L’accordo prevede la trasformazione dell’area da industriale a commerciale/residenziale entro il 2015. Un ricorso era stato presentato al tribunale regionale contro la costruzione di due centri commerciali, questo e quello considerato il più grande d’Europa, ma il Tar ha respinto il ricorso. Il ricorso era stato presentato dalla società che doveva costruire il centro commerciale più piccolo nell’area di proprietà del comune di Garbagnate con la motivazione di eccesso di concorrenza nella stessa area. In pratica un Iper nell’area fra Arese e Lainate, il Gigante nella frazione di Bariana a Garbagnate, e poi l’Esselunga che già esiste nella stessa zona.