E’ un caso che la dice lunga della situazione sicurezza a Milano. Borseggiatrici, scippatrici, che vengono periodicamente fermate dalla polizia, portate in questura e rilasciate. E’ la cosiddetta “banda delle bosniache” ben conosciute ormai anche dai passeggeri: sono tutte ragazze madri obbligate dai loro connazionali a rubare in metropolitana a Milano. La zona del borseggio prescelto è sempre la stessa, la linea Cadorna-Stazione Centrale. Circondano i passeggeri negli orari di punta e colpiscono. Usano un piano convalidato: circondano il malcapitato nella calca, salgono sul vagone insieme a lui, una prende il portafogli nella borsa e scendono dal vagone stesso prima che riparta. Arrestate diverse volte, la Procura convalida l’arresto ma vengono immediatamente rilasciate perché tutte incinte. E tornano subito sul luogo di “lavoro” a tentare nuovi scippi. Per un reato di così poco valore infatti scatta l’attenuante del fatto di essere incinta: non si possono mandare in carcere.