Che gli ultimi messi dell’anno siano quelli più difficili per il mercato dell’auto non è una novità, ma i dati di vendita nell’area dell’Europa dei 27 Paesi più i tre dell’Efta (European Free Trade Association – Associazione Europea di Libero Scambio, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) hanno fatto segnare un -3% di immatricolazioni rispetto al novembre dell’anno scorso e -1,1% nel periodo gennaio-novembre. Prosegue quindi il periodo di crisi del settore automotive, anche se con numeri e andamenti diversi all’interno di ciascun Paese.
Germania, crescita rallentata
L’unico Paese europeo che cresce è la Germania. Anche qui però le immatricolazioni registrano un rallentamento dettato soprattutto da un calo della fiducia dei consumatori privati. Un segnale da seguire con attenzione ma che in realtà non desta particolare preoccupazione, anche perché oltre a essere l’unico Paese in crescita è anche quello che prevede un segno positivo anche per il 2012. L’associazione dei costruttori tedeschi può essere soddisfatta dell’andamento del mercato che ha fatto segnare un +7% nelle esportazioni, una previsione di immatricolazioni sul mercato interno per il 2011 di 3.100.000 veicoli (+6,3% sul 2010) e una previsione di 3.200.000 per il 2012.
Novembre nero per la Francia
Se il periodo gennaio-novembre per i francesi segna un leggero saldo positivo (0,3%), il mese di novembre ha fatto segnare un -7,7% che lo porta ad essere uno dei peggiori risultati degli ultimi anni. Il paragone con l’anno passato, caratterizzato da importanti incentivi statali, farà segnare sicuramente un saldo negativo anche nel mese di dicembre, così che il valore complessivo dell’anno si presume si fermerà al -3%. Un anno altalenante, ma che alla fine quindi segnarà comunque un calo per il mercato francese. Rispetto ad altri Paesi la situazione non è drammatica ma sicuramente il fatto di confrontarsi con un 2010 definito dai finanziamenti statali falsa i reali valori in campo.
Gran Bretagna: novembre con segno negativo
Dopo un mese di ottobre che aveva fatto ben sperare il mercato d’oltre manica torna a segnare un saldo negativo rispetto allo stesso mese dello scorso anno, dove sono soprattutto i privati a non acquistare auto (-15,7%) mentre cresce (ma non abbastanza) il settore delle auto aziendali. Questo fenomeno ha portato anche un aumento deciso delle motorizzazioni diesel che in novembre hanno rappresentato il valore record del 55,6% di immatricolato. Anche per il Regno Unito le stime parlano di un 2011 che si chiuderà con un -4,5% di immatricolazioni mentre il 2012 dovrebbe vedere una piccola crescita,con 1.960.000 auto immatricolate contro le 1.940.000 di quest’anno.
Spagna: il peggior novembre degli ultimi 18 anni
Era dal 1993 che la Spagna non faceva registrare un risultato come negativo di immatricolazioni. 60.395 auto vendute nel mese di novembre, dovuto soprattutto all’ennesimo calo di acquito da parte di privati che è del -9% nel mese e un totale di -35,4% nei primi undici mesi. Tiene solo il comparto del noleggio, ma in misura tale da non poter risollevare le sorti di un paese che ha il 40% del parco circolante con oltre dieci anni di età contro il 25% del 1993. In Spagna la felssione complessiva del mercato auto per il 2011 è stimata in -18,8% con un totale di 810.000 immatricolazioni che si calcola saranno solo 800.000 nel 2012.
Italia, novembre nero e futuro incerto
Il mercato italiano a novembre segna un -9,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Si tratta di volumi in linea con quelli del novembre 1996, quando le immatricolazioni erano al di sotto delle 130.000 unità. Un timido segnale di miglioramento viene dalle rilevazioni ISTAT sulla fiducia dei consumatori (l’indice passa da 93,3 a 96,5) anche se i giudizi sulla situazione economica sono ancora in calo (da -126 a -129). Nei primi undici mesi dell’anno le immatricolazioni ammontano a 1.636.299 unità, in flessione del 10,6% su gennaio-novembre 2010. La prospettiva per il mercato italiano è di chiudere il 2011 con 1.750.000 immatricolazioni (il livello più basso degli ultimi 14 anni), mentre per il 2012, in mancanza di un incisivo intervento del Governo per sostenere l’economia reale, la previsione è che le immatricolazioni possano scendere ben al di sotto della soglia psicologica di 1.700.000 unità. Anche l’associazione dei concessionari, Federauto, saluta con preoccupazione un 2011 che per il mese di dicembre prevede un ulteriore calo del 16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno portando il 2011 a un complessivo -11%. Ulteriore calo delle vendite è però atteso per il 2012, che secondo l’associazione subirà un’ulteriore grave contrazione in assenza di politiche mirate al rilancio di un comparto fondamentale per l’economia italiana.