A una settimana dall’ultimo incontro, Martina Levato ha potuto rivedere in carcere il suo bimbo nato il 15 agosto scorso nella clinica Mangiagalli di Milano. La ragazza, condannata in primo grado a 14 anni di reclusione insieme ad Alexander Boettcher per aver aggredito con l’acido un ex compagno di liceo, Pietro Barbini, ha potuto vedere il piccolo in una sala del carcere di San Vittore. Dopo averlo preso in braccio “ho pensato che se qualcuno facesse a lui lo stesso, con l’acido… Io l’ammazzerei”, avrebbe detto la giovane al suo avvocato Laura Cossar, come riportato oggi dal Corriere della Sera. Dopo il parto “è una persona diversa”, sostiene il legale: “È come se Martina non avesse elaborato nei nove mesi l’identità materna, ma tutto d’un colpo quando, dopo quindici ore di travaglio, ha sentito il neonato piangere fuori dalla sua pancia”. Secondo l’avvocato, “la restituzione di questo neonato è diventato il suo dramma, collegato a quanto successo”.