Chievo-Genoa termina con il punteggio di 2-1. Dopo il Napoli, anche il Genoa crolla al Bentegodi al cospetto di un Chievo che conferma il buon periodo di forma. Il Lunch match della quinta giornata segna la prima caduta stagionale degli uomini di Malesani che si devono arrendere al cospetto di un Chievo quadrato e coriaceo. L’episodio che spacca in due la gara arriva all’ora di gioco ed è l’ingenuità di Dainelli che frana su Pellissier in area di rigore e concede penalty e superiorità numerica alla squadra di mister Di Carlo. Nonostante il successivo errore dal dischetto dello stesso Pellissier, infatti, da lì in poi i padroni di casa, complice l’uomo in più, cingono d’assedio uno stanco Genoa. Un vero peccato d’ingenuità quello degli uomini di Malesani che sin lì avevano tenuto bene il campo, gestendo con autorità il possesso palla e riuscendo anche a passare in vantaggio al terzo minuto della ripresa, grazie alla rete del solito Palacio abile nell’indirizzare in rete l’illuminante passaggio di Jorquera. In vantaggio di una rete, il Grifone era parso capace di gestire la situazione, grazie ad una difesa solida e retta dagli ottimi Kaladze e Bovo; recordmen nel recupero palloni con ben 23 sfere sottratte al possesso palla avversario. Si è trattato di una gara comunque molto bloccata nella metà campo, con due squadre che per tutto il primo tempo si sono annullate a vicenda. Leggero predominio territoriale era stato nelle mani del Chievo che ha trovato nell’accoppiata Hetamaj-Bradley una buona cerniera mediana capace di interpretare al meglio le due fasi di gioco. Per gli uomini di Malesani il grosso dell’impostazione è stato affidato ai piedi di Miguel Veloso che però ha avuto non poche difficoltà nell’illuminare la manovra rossoblu; gran parte della fantasia e dell’imprevedibilità degli ospiti è così passata per la verve di Jorquera, confermatosi terribile interprete nella trequarti avversaria. L’espulsione di Dainelli però, come già detto, ha rimescolato tutte le carte in tavola. Privato di un uomo in difesa, Malesani è stato costretto a ridisegnare la squadra con l’uscita dello stesso Jorquera. Senza il cileno e, con una condizione atletica che, a questo punto non può più essere ottimale, è venuto a mancare il collegamento tra metà campo e attacco. Il Genoa non è così riuscito più ad uscire dalla propria metà campo, permettendo al Chievo di osare qualcosa di più con l’inserimento di Moscardelli al posto di Cruzado ed il passaggio al tridente. Una scelta che ha pagato, nonostante l’errore di Pellissier dagli undici metri. Il netto predominio territoriale ha infatti messo sotto pressione una difesa genoana sin lì impeccabile portandola al doppio errore che è valso il ribaltamento della situazione.