Dal 14 al 17 maggio la fiera di Bologna ospiterà Lamiera 2014, manifestazione internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili a deformazione e alle tecnologie ad essa collegate. La mostra, promossa da Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e organizzata da Ceu-Centro Esposizioni Ucimu, porterà in scena il meglio della produzione del comparto. Protagoniste saranno le macchine per la deformazione della lamiera, per la saldatura, il taglio e l’ossitaglio, le macchine per la lavorazione di barre, tubi, presse, quelle per la tranciatura e la punzonatura, trattamento finitura, ecc.
La fiera, oltre alla folta presenza di espositori riconosciuti come “campioni di innovazione”, in virtù delle loro capacità di assicurare, a parità di costo, significativi miglioramenti nella lavorazione dei prodotti, che hanno permesso di conquistare nuove fette di mercato, presenta un fitto programma di convegni e la nuova edizione di Lambda. Inserita nel padiglione 36 della manifestazione, Lambda Sostenibilità ospiterà centri di ricerca, istituti universitari internazionali, start-up, istituti di networking, impegnati a confrontarsi sulla tematica della innovazione sostenibile e sulle opportunità di business generate da una produzione ecocompatibile. A sostegno dell’internazionalizzazione sono inoltre previsti numerosi incontri B2B con operatori stranieri, tra cui quelli della Federazione Russa, Paese d’onore dell’edizione 2014 di Lamiera.
Ma la principale novità della 17ma edizione della manifestazione è Blech Italy, nuova area tematica dedicata a materiali e carpenterie, lamiere, nastri in acciaio, tubi e profilati, prodotti semilavorati e prodotti finiti. Incentrata su acciaio, leghe metalliche e materiali non ferrosi, Blech Italy presenterà l’offerta di una trentina di imprese operanti nel comparto che andranno ad arricchire l’esposizione dei prodotti tradizionalmente compresi nella proposta di Lamiera. D’altra parte l’ampia offerta in mostra garantisce agli utilizzatori l’opportunità di maturare scelte di investimento sulla base della esaustiva verifica delle più qualificate competenze espresse dal mercato. Non a caso, l’82% dei visitatori registrati all’ultima edizione (2012) è risultato direttamente coinvolto nelle decisioni d’acquisto della propria impresa, svolgendo incarichi nelle aree produzione (20%), direzione (18%), commerciale (15%), acquisti, ricerca e sviluppo, design ed engineering.
Quest’anno la manifestazione dovrebbe beneficiare anche del miglioramento della congiuntura, come risulta dai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu. Secondo i preconsuntivi, nel 2014, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione crescerà del 4,6%, arrivando a sfiorare i 5 miliardi di euro. Ma, stando sempre alle stime di Ucimu, il 2014 sarà soprattutto l’anno della ripresa del consumo domestico che tornerà di segno positivo, registrando un incremento del 4,4% e avviando un trend di crescita che sarà ancora più marcato nel biennio 2015-2016, con un conseguente incremento dei consumi anche nella filiera dell’acciaio.
«A Blech Italy presentiamo il nuovo impianto di taglio laser 3D per tubolari e travi fino a 508 mm di diametro. Ce ne sono pochi in Italia, può essere utile per sviluppare nuovi mercati e nuove produzioni», annuncia Marco Zani, legale rappresentante di Slemensider, ditta di Cesena che da oltre 65 anni commercializza e fa pre-lavorazioni su prodotti siderurgici. «Vogliamo crescere – aggiunge – e crediamo che Lamiera ci aiuterà a sviluppare nuove aree di conoscenza e a farci conoscere di più. Contiamo di incontrare persone con cui confrontarci e trovare occasioni per sviluppare il business». Segnali di ripresa? «Un po’ di movimento si vede, qualche lavoro interessante si trova e ci sono delle belle opportunità».
Gli fa eco Tommaso Sandrini, amministratore delegato di San Polo Lamiere, centro servizi per la lavorazione della lamiera della provincia di Parma: «Il nostro obiettivo – spiega – è far passare a tutti i clienti della fiera il messaggio che l’abbinamento materia prima-macchinario è fondamentale. Giusta quindi la scelta degli organizzatori di non limitarsi all’impianto, ai macchinari, e di aprire agli altri soggetti coinvolti nella filiera e nel processo». Come sta andando il mercato? «In questo primo quadrimestre ci sono molte luci e qualche ombra; stiamo avendo un discreto incremento dei volumi, tra il 10% e il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La sensazione è che la situazione si stia normalizzando». «Oggi – prosegue – non è raro trovare aziende in forte propulsione, quasi sempre guidata dai mercati esteri. Il mercato domestico invece è abbastanza stazionario, in termini di sbocco finale del materiale lavorato». Cosa vi aspettate dalla manifestazione? «È l’occasione migliore per incontrare clienti. Ma soprattutto credo che tutti quelli che hanno in corso azioni per rivedere i loro processi produttivi, per migliorarli, ampliarli, estenderli devono partecipare a questa kermesse».
Al coro si aggiunge Umberto Cauvin, amministratore delegato di Acciai di Qualità, che a Blech Italy sarà presente con la consociata Alluminio di Qualità. «Siamo stati i primi a introdurre sul mercato italiano gli acciai alto resistenziali e antiusura», racconta Cauvin. Perché avete aderito a Blech Italy ? «Per avere un po’ di visibilità e nuovi contatti, elementi che Lamiera può garantirci, grazie ai suoi numerosi espositori e ai qualificati visitatori che affolleranno la quattro giorni di mostra». Anche voi presenterete delle novità? «Presentiamo le nostre due aziende e la gamma di prodotti che trattiamo visto che è la prima volta che partecipiamo a questa manifestazione. Abbiamo due fornitori importanti, Thyssen Krupp e Ruukki, un’acciaieria finlandese, e noi commercializziamo i loro prodotti». C’è aria di ripresa? «Per quanto riguarda il consumo nazionale, cioè il prodotto che si ferma in Italia, sembra ci siano i primissimi segnali di ripresa. Invece va abbastanza bene tutto quello che viene esportato; non tanto in Europa ma oltreoceano, in Medio Oriente, Sudamerica e Nord America».