“Il mio corpo mi appartiene e non rappresenta l’onore di nessuno”. Con questa frase dipinta sul corpo Amina Tyler, giovane tunisina, era apparsa su Facebook poco più di un mese fa. La sua protesta a seno nudo nello stile delle Femen, aveva scatenato le proteste degli integralisti islamici, ma anche manifestazioni di solidarietà da parte delle donne di vari paesi difronte alle ambasciate tunisine.
Ora la ragazza, che ha rischiato sei mesi di carcere per oltraggio al pudore e la lapidazione, riappare a seno nudo e con un taglio di capelli nuovo, biondo e cortissimo, con la scritta “lezioni della morale” disegnata sul corpo: mercoledì, durante la celebrazione della Festa del Lavoro fatta dal Congresso per la Repubblica in avenue Bourghiba, Amina ha manifestato contro gli esponenti del partito politico accusandoli di badare solo ai propri interessi e non a quelli del popolo.
Mercoledì, in occasione della celebrazione della Festa del Lavoro, dopo settimane nelle quali non aveva più dato notizie di sè, ha dato vita ad una vivace e chiassosa protesta accusando gli esponenti del partito – che fa parte della maggioranza – di badare solo ai loro interessi e non a quelli del popolo.
Da qualche settimana non si avevano sue notizie, dopo che si era allontanata dalla casa dei genitori per aver subito violenze psicologiche e fisiche.
Mercoledì, mentre il CpR (partito del presidente della repubblica, Moncef Marzouki) celebrava la ricorrenza, Amina s’è lanciata nella manifestazione, pronunciando frasi dure nei confronti degli esponenti del partito, che ha accusato di mentire al popolo e di pensare solo a ingrossare i loro portafogli.
L’intervento della polizia ha indotto la ragazza a fermarsi.