Seconda giornata di Eurolega per le due squadre italiane. Dopo le due sconfitte nel primo turno di questa competizione, Milano e Siena tenteranno di conquistare il primo successo nel cammino verso la Top 16. L’Armani affronterà in casa stasera, giovedì 24 ottobre, la formazione lituana dello Zalgiris Kaunas. La Montepaschi Siena andrà invece a giocare in trasferta domani, venerdì 25, in Germania contro il Bayern Monaco. Partite non impossibili, anche se certamente da non sottovalutare. Il Bayern (sezione cestistica della notissima squadra di calcio) negli ultimi anni è cresciuto molto, mentre lo Zalgiris viene da una nazione come la Lituania, con grande tradizione cestistica, anche se non è più la squadra di qualche anno fa. Per parlare di Eurolega e del momento felice in campionato della sua squadra abbiamo sentito Emanuele “Lele” Molin, allenatore di Caserta che ha vinto le prime due giornate. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come giudica l’esordio delle squadre italiane in Eurolega settimana scorsa? Non mi permetto di dare un giudizio, mi sembra d’altronde troppo presto per poter capire come possa essere il futuro delle squadre italiane in Eurolega.
Come vede Siena col Bayern? Non sarà un incontro facile, anche se bisogna riconoscere la forza di Siena. Giocare in trasferta in Eurolega è sempre difficile e il Bayern è una squadra che è cresciuta molto negli ultimi anni.
Milano cosa potrà fare con lo Zalgiris? Mi auguro che vinca, spero del resto che tutte e due le squadre italiane possano qualificarsi per il prossimo turno. Lo Zalgiris Kaunas non è più quello degli anni scorsi ma il basket della Lituania ha grande tradizione, come testimonia la finale raggiunta dalla Nazionale agli Europei.
Cosa manca alle formazioni italiane per essere protagoniste? Siena ha fatto molto bene in questi anni. Quello che manca è il budget, gli investimenti che le squadre più forti fanno rendendo possibile l’acquisto di giocatori molto validi.
Ci sono squadre che l’hanno impressionata nella prima giornata? No, tutte le squadre migliori sono in fase di rodaggio.
Ci può parlare della sua esperienza a Mosca? E’ stato molto bello lavorare al Cska, uno dei club migliori al mondo, che come organizzazione e struttura si può paragonare solo alle grandi squadre dell’Nba.
Com’è vissuta la pallacanestro in Russia? E’ uno sport importante, ma la prima cosa che conta è lo spettacolo, l’alto livello del gioco, come in Nba. Non c’è la passione che si vede nei Paesi latini. Il basket non è così popolare, anche se è molto seguito. Sicuramente in club come il Cska tutto viene fatto alla perfezione, con un alto livello di professionalità.
La sua esperienza in Russia quindi le ha dato molto? E’ stata un’esperienza che è andata al di là dell’ambito sportivo, a 360 gradi potremmo dire, ho conosciuto una cultura veramente diversa dalla nostra, un paese affascinante in tutti i sensi.
Ora a Caserta siete primi dopo due giornate, dove sperate di arrivare? Avevo detto prima dell’inizio del campionato che il nostro obiettivo era di ottenere una salvezza tranquilla. Ora questo primato temporaneo non ci deve esaltare, dovremo proseguire con umiltà e tanta voglia di far bene. I playoff sarebbero un traguardo importante, ma prima di parlarne dovremo giocare partita per partita come abbiamo fatto con Venezia, una squadra molto ambiziosa, e come abbiamo fatto vincendo a Pesaro.
Domenica ospiterete proprio l’Armani, un match da non perdere…
Dovremo essere concentrati e mostrare personalità, questo è quello che chiedo ai miei giocatori. Potrebbe aiutarci il nostro pubblico, darci una spinta in più per vincere, anche se alla fine sono i giocatori a scendere in campo.
Come è lavorare in una realtà storica del basket italiano? Caserta ha tradizione, qui il basket è vissuto con tanta passione. Ci sono stati anche momenti difficili per la sopravvivenza del club, che sono stati superati per l’amore verso la squadra. (Franco Vittadini)