DIRETTA TRENTO PESARO (70-61): VITTORIA CASALINGA
Presso l’impianto del PalaTrento è l’Aquila Basket Dolomiti Energia Trento ad avere la meglio sulla Victoria Libertas Pesaro per 91 a 74 . I marchigiani si trovano a dover rincorrere gli avversari praticamente per tutta la partita ed i trentini riescono a mantenersi in vantaggio senza troppi problemi fino al fischio finale, sfiorando anzi anche distacchi molto ampi. A fare la differenza sono stati senza dubbio i 25 punti di Sillins, la gran prestazione di Behanan, esploso nell’ultimo quarto di gara, e la difficoltà degli ospiti nel tiro da 3, 3 su 19 le triple riuscite contro le 12 su 31 dei padroni di casa. La vittoria di questa sera permette a Trento di salire in classifica a quota 6 mentre Pesaro rimane ferma con 4 punti.
TERZO QUARTO (70-61)
Esauritosi pure il terzo quarto, Trento e Pesaro sono ora sul punteggio di 70 a 61. In questa fase dell’incontro gli ospiti, sempre faticosamente, si mantengono in partita e cercano la rimonta vincendo il quarto per 25 a 23. Il merito è da attribuire sicuramente anche al rendimento di Moore, autore di 18 punti e ripresosi dalle 3 palle perse in precedenza. L’Aquila Basket sembra comunque tener bene senza affannarsi troppo.
FINE PRIMO TEMPO (47-36)
Al termine del secondo quarto, ovvero del primo tempo, le squadre di Trento e Pesaro sono da poco rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sul 47 a 36. Nel secondo quarto di gioco le differenza tra le due squadre, anche guardando il parziale di 21 a 19, si fa meno evidente sebbene i padroni di casa mantengano un netto distacco grazie a Sutton, J.Gomes e Sillins, quest’ultimo un po’ in difficoltà sui falli. Le 4 palle perse da Gutierrez agevolano il lavoro degli ospiti per mantenersi in carreggiata grazie pure agli 11 punti a testa per Mika e Bertone.
PRIMO QUARTO (26-17)
In Trentino-Alto Adige il primo quarto di gioco tra Aquila Basket Trento e Victoria Libertas Pallacanestro Pesaro si è concluso con il punteggio di 22 a 15. Grande avvio di partita da parte dei padroni di casa che riescono addirittura a raggiungere un momentaneo distacco di 12 punti ma gli ospiti, con il passare dei minuti, riacquistano fiducia ed accorciano le distanze. In evidenza rispettivamente Flaccadori da un lato, Bertone dall’altro.
PALLA A DUE!
Eccoci arrivati alla palla a due di Trento Pesaro: una partita sicuramente importante per entrambe le squadre, che come abbiamo detto sono impegnate nella lotta per non retrocedere almeno dal punto di vista virtuale, visto che sono trascorse appena sette giornate del campionato di Serie A. L’Aquila sicuramente non si aspettava una partenza di questo tipo: fin dal momento in cui si è trovata a giocare nel massimo torneo di basket (2014) la squadra trentina ha dato prova di grande competitività, centrando sempre i playoff e mostrando un grande livello, fino a sublimare questo percorso con la finale scudetto dello scorso anno persa contro la Reyer Venezia. Quest’anno la società ha deciso di proseguire su questa falsariga: la Dolomiti Energia è una delle poche squadre il cui roster sia rimasto praticamente lo stesso dello scorso anno. Gli unici acquisti di rilievo sono quelli di Chane Behanan, Ojars Silins, Jorge Gutierrez e Yannick Franke; virtualmente anche Shavon Shields, che però era già a Trento lo scorso anno (arrivato in corsa) e durante l’estate ha rifirmato dopo che il suo contratto era scaduto. Partiti Aaron Craft, Dustin Hogue e Riccardo Moraschini, sono stati confermati Dominique Sutton, Joao Gomes e i due italiani Filippo Baldi Rossi e Diego Flaccadori (oltre al veterano Luca Lechthaler), eppure questo al momento non sta servendo. Chissà se oggi arriverà una possibile svolta: lo scopriremo tra poco, ora passiamo la parola al campo perchè Trento Pesaro sta per cominciare. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Trento Pesaro non viene trasmessa in diretta tv ma con Eurosport Player, la novità della stagione di basket, sarà possibile seguirla in diretta streaming video su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone. La piattaforma propone infatti tutte le partite del massimo campionato della pallacanestro italiana (e non solo), per accedere alle immagini è necessario abbonarsi versando una quota. Ricordiamo inoltre le informazioni utili, come play-by-play e statistiche dei giocatori, attraverso il sito ufficiale www.legabasket.it.
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
In attesa di Trento Pesaro, possiamo sicuramente soffermarci su quello che in casa Vuelle è stato senza dubbio il personaggio della settimana: Erik Mika è stato infatti inserito nel quintetto ideale della settima giornata del campionato. Con lui Justin Edwards (Capo d’Orlando, MVP del turno), Amedeo Della Valle (Reggio Emilia), Michael Bramos (Venezia) e Dario Hunt (Brescia); nella seconda vittoria stagionale di Pesaro Mika ha ottenuto 21 punti con 7/14 da 2 punti e un ottimo 7/9 ai tiri liberi, andando vicino alla doppia doppia (7 rimbalzi), aggiungendo due recuperi e due assist e chiudendo con 27 di valutazione. Una bella scoperta questo ventiduenne di Salt Lake City, che è alla sua prima esperienza europea: si è ovviamente formato in patria, giocando nel liceo di Lone Peak (dove la squadra in sua presenza ha avuto 26 vittorie e una sconfitta), e poi per due stagioni – ma con un intermezzo di due senza attività – a BYU (Brigham Young University, sempre nello Utah) con un anno da sophomore a oltre 20 punti e quasi 19 rimbalzi a partita, venendo nominato nella squadra ideale della All-West Conference Team. Come tutti i giocatori usciti dal college e trapiantati subito in Europa si trascinava qualche dubbio circa l’adattamento al basket del Vecchio Continente, ma Mika sta ampiamente facendo il suo: per ora con la maglia di Pesaro ha 15,6 punti e 7,6 rimbalzi di media con il 57,1% da 2 punti. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Trento Pesaro, che sarà diretta dalla terna arbitrale composta da Carmelo Lo Guzzo, Lorenzo Baldini e Denis Quarta, si gioca alle ore 17 di domenica 19 novembre: il campionato di basket Serie A 2017-2018 è arrivato alla sua ottava giornata e queste due squadre son in cerca di un posto al sole che faccia dimenticare un avvio piuttosto stentato. Il bilancio è per entrambe di due vittorie e cinque sconfitte: a oggi Aquila e Vuelle sarebbero fuori dalle Final Eight di Coppa Italia e, di rimando, non giocherebbero i playoff. Se però Pesaro è in linea con l’obiettivo salvezza, per Trento vice campione in carica l’asticella è inevitabilmente posizionata più in alto, e mancare la post season sarebbe certamente una sorta di fallimento.
QUI TRENTO
Le ultime due sconfitte hanno lasciato l’amaro in bocca all’Aquila: la squadra di Maurizio Buscaglia è caduta contro Varese e Milano, lasciando per strada una dote di 23 punti (medi) di scarto. Si tratta di cadute pesanti, che hanno evidenziato come una sorta di calo fisico: non può essere tutto imputabile al doppio impegno campionato-Eurocup perchè anche nelle ultime stagioni Trento aveva vissuto questa situazione, dunque per certi giocatori l’abitudine dovrebbe esserci. Eppure la squadra è andata davvero in calando: nelle prime giornate aveva battuto in rimonta la Virtus per poi dare battaglia sia contro Venezia che contro Brescia, squadre a oggi di livello superiore. Se a Varese il ko è stato netto e la Dolomiti Energia non è mai entrata in partita, contro l’Olimpia la squadra è partita bene e ancora al 20’ era sotto di soli 2 punti, ma nel secondo tempo ha subito un parziale di 21-38 mollando gli ormeggi. Si sono salvati in pochi: nello specifico Toto Forray (10 punti e 5 rimbalzi), Ojar Silins (9 punti e 4 rimbalzi) e Chane Behanan che è stato il miglior marcatore con 17 punti (cui ha aggiunto 7 rimbalzi). Gli altri sono andati tutti sotto il par, con la panchina che ha prodotto la bellezza di… 3 punti, tutti a firma di Filippo Baldi Rossi. Difficile vincere così, impossibile contro una squadra come Milano. Contro Pesaro mancherà ancora Jorge Gutierrez, che si è fermato nuovamente e si rivedrà solo a dicembre; da valutare Shavon Shields, che ha saltato le ultime partite per un infortunio alla caviglia.
QUI PESARO
C’è vita in casa Pesaro: finalmente, alla quarta partita interna della stagione, l’Adriatic Arena ha potuto festeggiare una vittoria. E’ arrivata contro Brindisi e non è stata banale perchè la Happy Casa, che arrivava dal successo contro Avellino, ha condotto sostanzialmente per tre quarti prima di venire infilata dalla voglia della Vuelle di tornare a festeggiare i due punti, che non arrivavano da oltre un mese (a Reggio Emilia). Pesaro dunque fa sentire la propria voce in chiave salvezza: dopo i ko contro Brescia, Bologna e Cremona è arrivata la vittoria casalinga che rimette in corsa la squadra. E’ bastato ritrovare il controllo dei tabelloni: contro Brindisi il dato è stato di 40 pari, con Manuel Omogbo (16, oltre a 11 punti) e Eric Mika (7) a segnare la via ma tutti i compagni a dare una mano. I punti li hanno garantiti lo stesso Mika (21)e soprattutto un ispirato Dallas Moore, che si è preso 18 tiri (sparacchiando dal perimetro, 0/4) e ha chiuso con 23 punti, risultando decisivo dalla lunetta quando si è trattato di chiudere. La Vuella in questa partita ha tirato con il 25% dal perimetro, ma ha dimostrato di saper vincere con altre armi: quella dell’intensità e del fisico, che hanno portato a 30 viaggi in lunetta con il 70% di precisione, ma anche quella della concentrazione che ha generato “appena” 10 palle perse, quasi del tutto compensate dai 6 recuperi. Adesso la sfida per Spiro Leka è quella di avere una Pesaro così per tutte le domeniche, al netto di qualche scivolone che inevitabilmente ci sarà.
GLI STARTING FIVE
Maurizio Buscaglia ha dato sette quintetti titolari ad appena due giocatori del suo roster: Dominique Sutton e Joao Gome, ma nell’equazione va inserito anche Shavon Shields che finchè stato a disposizione ha fatto parte dei cinque iniziali. Gli altri hanno girato, anche con soluzioni tattiche diverse: per esempio Jorge Gutierrez e Toto Forray insieme nello starting five. Sotto i tabelloni comunque si tende a preferire Chane Behanan, Filippo Baldi Rossi ha avuto qualche occasione come ala forte. Per rimanere all’ultima partita, Buscaglia se l’è giocata con Forray e Flaccadori nel backourt, Sutton da 3 e Gomes da 4 con la presenza di Silins sotto canestro. Spiro Leka ha invece le idee piuttosto chiare circa il suo starting five, che continua a essere una via di mezzo tra una small ball e un assetto con due torri: Pablo Bertone, Marco Ceron e Dallas Moore sono tre guardie che iniziano la partita contemporaneamente, sotto canestro però ci sono due centri veri come Manuel Omogbo e Eric Mika.