Il Tribunale di Venezia ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le elezioni europee. I giudici, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri, dovranno pronunciarsi in particolare sulla legittimità della soglia di sbarramento fissata al 4% che, secondo i ricorrenti, sarebbe in contrasto con l’articolo 48 della Carta fondamentale. Ma non solo: come ha spiegato lo stesso Besostri, oltre alla soglia di sbarramento è in discussione anche la disparità di trattamento delle minoranze linguistiche, la deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste e il mancato riequilibrio di genere. Altri ricorsi sono stati presentati a Roma, Milano, Napoli, Trieste e Cagliari. “La decisione assunta oggi dal Tribunale di Venezia è un prima parziale vittoria dei ricorsi promossi”, ha commentato Besostri, che aveva già impugnato il Porcellum poi bocciato dalla Corte costituzionale. Felice Besostri è nato il 23 aprile 1944 a Zevio, in provincia di Verona, e si è laureato con lode in Diritto presso l’Università degli Studi di Milano. Oggi è avvocato amministrativista e presidente della Rete Socialista-Socialismo Europeo. E’ stato docente di Diritto pubblico comparato presso la Facoltà di Scienze politiche delll’Università degli studi di Milano fino all’anno accademico 2009-2010, nonché membro della Commissione affari costituzionali al Senato durante la XIII legislatura e membro della Commissione giuridica dei Diritti umani, nell’ Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.