Con questo testo, in cui propone «una serie di chiavi pratiche per insegnare bene la matematica ai bambini» e delinea «un percorso di insegnamento efficace, dalla scuola dell’infanzia all’inizio della scuola secondaria di primo grado, che sia per ogni bambino un’opportunità di scoperta, un’esperienza gioiosa» Ana Millán Gasca dà un importante e prezioso seguito metodologico al manuale del 2012 scritto con il marito Giorgio Israel (1945-2015), Pensare in matematica, un’esposizione esemplare dei fondamenti delle Matematiche Elementari.
La sua lunga esperienza didattica nell’ambito del corso di laurea in Scienze della Formazione permette all’autrice di coniugare la sua alta competenza matematica con una approfondita conoscenza delle problematiche pedagogiche e delle correnti di pensiero che se ne sono occupate, nel campo della didattica della matematica.
Tenendo presenti come orizzonte le coordinate storiche della cultura italiana nella scuola del XX secolo e attuali, la Gasca propone una visione della matematica e un approccio didattico precisi, in cui è fondante l’apporto culturale prima che funzionale della disciplina nella formazione del pensiero, e la preoccupazione per una scuola che faccia crescere la razionalità della persona in modo globale.
Basta scorrere l’indice per apprezzare in modo particolare quest’opera. Una matematica per bambini, Il paesaggio della matematica elementare da un punto di vista moderno, I primi passi nella matematica, Esperienza, gioco e lavoro nella scuola dell’Infanzia, Lettere, numeri e figure nelle prime classi della scuola primaria, Insegnare e apprendere la matematica a partire dall’esperienza, sono i suggestivi titoli dei capitoli, che fanno presentire un’ampiezza di proposta didattica e una chiarezza di veduta pedagogica che è proprio ciò che poi si incontra.
Passo passo, dando corpo anche per l’insegnante al valore del «principio di gradualità» fortemente richiamato nei confronti dell’apprendimento dei bambini, si percorre un itinerario affascinante nella matematica a partire dai suoi fondamenti, spesso non compresi e non analizzati da chi non ha fatto studi specifici, e nel suo insegnamento, visto come continua offerta di crescita del pensiero, di avanzamento in una bella avventura conoscitiva.
Viene davvero voglia di insegnare questa matematica così sconosciuta e maltrattata! E non si può sottrarsi all’idea che esistano modi di insegnarla che permettono di incontrarla, apprenderla e goderne la bellezza.
Caldeggio perciò questo volume ai docenti della scuola dell’infanzia, che ne trarranno una visione educativa molto positiva, che parte dalla «meravigliosa sintonia fra il pensiero infantile e la matematica» e vari, numerosi e interessanti spunti di lavoro; e a quelli della scuola primaria, che possono contare su una guida sicura e documentata nel loro prezioso e decisivo lavoro di dare, in cinque anni, una struttura al rapporto tra i bambini e la matematica.
Vorrei però anche segnalare ai docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado che, se sono determinati a comprendere che cosa significhi davvero un curricolo verticale – che è molto di più di una buona e sensata organizzazione temporale dei contenuti -, facciano riferimento a questo testo per riflettere sulle linee fondamentali della loro didattica.
Raccogliere la concezione e l’impostazione didattica della Gasca è illuminante non solo su come i bambini possono avere vissuto il loro approccio alla matematica, ma su come lo si può valorizzare, svolgere e completare nei successivi segmenti scolastici.
Inoltre, può rivelarsi una preziosa fonte di comprensione delle origini di difficoltà di apprendimento con cui inevitabilmente hanno da lavorare, nonché trarne suggerimenti di azione efficace.
Ana Millán Gasca
Numeri e forme. Didattica della matematica con i bambini
Zanichelli – Bologna 2016
Pagine 249 – Euro 30,00
Recensione di Raffaella Manara
(Membro della redazione di Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 63 di Emmeciquadro