L’Italia continua nella propria marcia vincente alle finali della World League di pallanuoto, che si svolgono in questa settimana ad Almaty, capitale di un Kazakistan che ha accolto questo evento con grande entusiasmo. Questa volta però il Settebello dell’allenatore Sandro Campagna non si limita a vincere, ma convince anche contro gli Stati Uniti vicecampioni olimpici, battuti con il punteggio di 7-5. Il commissario tecnico voleva vedere un passo avanti da parte dei suoi azzurri in questa partita, e i suoi campioni del Mondo lo hanno accontentato in pieno. La partita di oggi aveva molteplici significati: innanzitutto per la classifica, perchè chi vinceva si assicurava il primato nel girone e il quarto di finale più facile, contro il Brasile, che sarà dunque il rivale degli azzurri nella partita di domani. Poi appunto per verificare la condizione di due delle squadre più importanti al mondo ormai a un solo mese e mezzo dall’inizio dei Giochi Olimpici di Londra, e per l’Italia doveva essere anche la risposta alle partite troppo sofferte (anche se vincenti) contro Cina e Kazakistan. Oggi si è visto un Settebello grintoso, sceso in acqua desideroso di rispondere ad alcune critiche forse eccessive giunte dall’Italia: gli azzurri vincono, sorpassano gli statunitensi al comando del girone A al termine della prima fase e – come detto – nei quarti affronteranno il modesto Brasile, ultimo nel gruppo B. Sandro Campagna comunque mantiene alto il livello di guardia e avverte i suoi giocatori: “Commetteremmo un grave errore se pensassimo di essere già in semifinale. Non voglio presunzione”, giustamente memore delle due non esaltanti prestazioni dei primi giorni di questa manifestazione (l’unica mai vinta dall’Italia). Detto che l’arbitraggio della partita di oggi è stato insufficiente per una sfida di livello così importante, contro gli americani l’Italia ha mostrato confortanti segnali di crescita praticamente sotto ogni punto di vista: nella condizione fisica, in difesa, nella tenuta mentale, nelle inferiorità numeriche. Tutto oggi ha funzionato meglio. Dopo un avvio in equilibrio e il vantaggio a stelle e strisce sul 3-2, un break italiano di 3-0, tutto con le reti ad uomini pari di Giorgetti, Presciutti e Fiorentini nel secondo tempo vale il 5-3, e c’è gloria pure per il solito Tempesti, che para un rigore ad Azevedo.
Il Settebello però spreca le occasioni per andare sul +3, e nella terza frazione la squadra di Schroeder si risveglia mettendoci più intensità e agguantando il 5-5. Niente di nuovo, l’Italia di questa settimana è sempre stata caratterizzata da alti e bassi. Ma nell’ultimo periodo solo “alti” per gli azzurri: Presciutti sigla il 6-5 in superiorità e Giorgetti il definitivo 7-5 a soli 4” dalla sirena con una morbida palombella, mentre gli statunitensi tentano l’ultimo disperato assalto. Game over.
(Mauro Mantegazza)