Le Scienze della Natura, dall’epoca galileiana in poi, hanno ottenuto grandi risultati in molte discipline. Un qualunque scienziato si rende conto che le cose che non si sanno o non si sono ancora capite sono pressoché infinite, benché, soprattutto in alcuni campi, si sia creata una solida base di comprensione.
D’altra parte nuove scoperte fanno alcune volte capire che la meta di una conoscenza abbastanza estesa è più lontana di quanto ci si aspettasse e che le future generazioni di scienziati avranno sempre molto lavoro da fare.
La Scienza moderna progredisce perché il suo metodo è basato sull’interrogazione della natura e perché qualunque conclusione, alla quale essa possa giungere, deve passare al vaglio sperimentale prima di essere accettata. Quindi, se da una parte l’evoluzione della Scienza potrebbe portare a un grande ottimismo sulle sue capacità di spingere in là le proprie frontiere, dall’altra bisogna ricordarsi che il vaglio sperimentale pone dei confini, in quanto qualunque esperimento o osservazione scientifica deve raggiungere risultati ripetibili e non soggettivi.
In questo simposio, che si svolgerà nei giorni 28 – 29 ottobre, si cercherà di fare il punto sui risultati raggiunti in alcuni argomenti attualmente in grande evoluzione, ponendo attenzione alle frontiere e ai confini, che la ricerca in quel particolare campo può immaginare di trovarsi dinnanzi.
Le esposizioni saranno tenute a un livello adeguato anche a persone che non abbiano particolare dimestichezza con le discipline in oggetto. In tal modo questo simposio sarà utile anche a liberare il campo scientifico da manipolazioni o estrapolazioni che, non avendo passato rigorosi controlli sperimentali, non hanno valenza scientifica. Infatti molte volte per i non addetti ai lavori, può essere difficile valutare dove arrivi il rigore scientifico e quando invece inizino trasferimenti intellettuali in altri campi, ideologico, filosofico, o addirittura dettati da interessi economici.
Le relazioni saranno tenute da scienziati internazionalmente noti per i risultati raggiunti, ma che hanno anche esperienza nella divulgazione. Alla fine di ognuna delle tre Sessioni attraverso le quali si snoda il simposio, un congruo tempo sarà dedicato a discussioni fra relatori e pubblico, rette da un moderatore che avrà anche il compito di stimolare domande e richieste.
Il simposio si chiuderà con una visita guidata ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso.
Servizi logistici, a cura degli organizzatori, faciliteranno gli spostamenti dei partecipanti.
Si ricorda che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è considerato soggetto qualificato per la formazione di personale della scuola come le Università, i Consorzi universitari e interuniversitari e gli IRRSAE.
È stata quindi fatta richiesta al MIUR di esenzione dal servizio per gli insegnanti che parteciperanno al convegno, sulla cui pagina web sarà segnalata l’avvenuta concessione da parte del Ministero.
Il programma scientifico, le informazioni relative all’organizzazione logistica e il form di iscrizione sono disponibili sul sito: frontieredellascienza.lngs.infn.it
Gianpaolo Bellini
(Università degli Studi di Milano, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)
© Pubblicato sul n° 52 di Emmeciquadro