Solo una volta era successo, nella storia del torneo di Wimbledon, che l’Italia fosse riuscita a portare quattro tenniste al terzo turno: era il 2005 e le protagoniste furono Farina, Schiavone, Pennetta e Adriana Serra Zanetti. Questa volta le azzurre sono ancora la Schiavone, poi Errani e Vinci e la sorpresa Camila Giorgi. Sulla strada verso gli ottavi di finale le sfide non sono facili, ma si può ragionevolmente avere fiducia: Sara Errani incontrerà la kazaka Yaroslava Shvedova, numero 65 della classifica mondiale, che conduce 2-1 nei precedenti ed è reduce da un ottimo Roland Garros (ha raggiunto i quarti di finale); partita alla portata di Sara. Roberta Vinci, la nostra migliore tennista sull’erba, giocherà contro la croata Mirjana Lucic, che ha eliminato a sorpresa la francese Marion Bartoli, testa di serie numero 9. Francesca Schiavone incontrerà la ceca Klara Zakopalova, gara senz’altro abbordabile ma comunque critica per i problemi alla schiena di Francesca. Infine, Camila Giorgi se la vedrà con la russa Nadia Petrova, numero 20 del seeding ed ex 3 del mondo: dura, ma Camila ha mostrato un buon tennis e le sorprese sono dietro l’angolo, chiedere a Rafa Nadal, eliminato clamorosamente al secondo turno dal carneade ceco Rosol. Per uno sguardo sui primi quattro giorni del torneo e approfondire il tema delle nostre tenniste, abbiamo contattato una delle quattro ragazze del terzo turno 2005, Silvia Farina. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Quattro azzurre al terzo turno: un buon risultato per le nostre ragazze?
E’ un buon risultato certamente, ma non dobbiamo esaltarci più di tanto, perchè le nostre giocatrici non hanno incontrato avversarie irresistibili. Aspetterei i prossimi turni per dare un giudizio più preciso.
Dove possono arrivare a questo punto?
Vediamo cosa succederà. Wimbledon è un grande torneo, un torneo del Grande Slam, dove si può anche sperare di ottenere delle performances incredibili magari per l’uscita di qualche campionessa. Ad ogni modo è lecito sognare, come è normale per ogni tennista.
La sorpresa è senz’altro Camila Giorgi: ha possibilità con la Petrova, e in generale può avere un futuro radioso?
La Giorgi avrà un incontro difficile con la Petrova, che è certo una buona giocatrice. Quanto al suo futuro, è presto per dire dove possa arrivare. Ha determinazione e un buon carattere; possiede una discreta tecnica, ma pratica un gioco difficile e rischioso che può essere aiutato molto da un buon stato di forma.
Se Sara Errani e Serena Williams passeranno il terzo turno si incontreranno agli ottavi. Partita impossibile per Sara?
Sara viene da un grande risultato al Roland Garros, ma allo scorso torneo che ha giocato sull’erba è uscita al primo turno. Poi ha preso le misure, è migliorata. Prima di incontrare Serena, avrà quest’incontro contro la Shvedova, non impossibile sulla carta. Poi la Williams; certo, Serena quando è in forma non è facilmente battibile. Parte favorita con Sara.
E’ Serena la favorita per vincere Wimbledon?
La favorita mi sembra possa essere la Sharapova: ha acquistato convinzione, ha vinto Parigi, è in un buon momento. Non le manca niente per vincere.
Tra gli uomini, come al solito, un disastro: solo Fognini al secondo turno, ora tutti a casa.
Purtroppo è andata così. Fognini ha trovato la strada bloccata da Federer. Seppi era la nostra speranza, ma è stato eliminato in una partita senz’altro abbordabile.
Clamorosa, invece, l’eliminazione di Nadal. Rosol ha fatto l’exploit del momento o può diventare un campione? Ricordiamo un giovanissimo Federer far fuori Sampras, e poi…
Nessuno si aspettava che Nadal uscisse: è stata una vera sorpresa. Questo potrebbe aiutare un giocatore come Murray, che ha il tabellone semi-spalancato e potrebbe centrare la prima finale a Wimbledon. Quanto a Rosol, chi può dire se diventerà un campione? Certo battere Nadal non è semplice, ma non basta per diventare un numero uno del tennis.
Le Olimpiadi si giocheranno qui: secondo lei confermeranno i risultati di Wimbledon?
Credo di si. Ci saranno sicuramente stimoli particolari nel giocare le Olimpiadi, ma non credo che a distanza di un mese le cose possano cambiare: saranno rispettati i valori di questi giorni.
(Franco Vittadini)