DIRETTA OLIMPIA MILANO KHIMKI (RISULTATO FINALE 71-77): CADE L’OLIMPIA MILANO
Siamo giunti all’ultimo periodo di un match davvero tiratissimo. Alexy Shved, punto personale numero ventiquattro e Khimki ancora avanti. L’Olimpia Milano fatica a ritrovarsi, i russi stanno prendendo il largo, ospiti ora sul più sette. Jerrels Curtis da tre cerca di scuotere l’Olimpia Milano. Mancano due minuti alla fine di una partita bellissima, l’Olimpia Milano è ora a solo un punto di distanza dal Khimki. Alex Shved ancora da due, punto numero ventinove per lui e squadra ospite ora avanti di cinque. Curtis Jerrels prova a tenere viva la partita, siamo sul 67 a 73 a due dalla fine. Thomas Malcolm a cui risponde Micov, distanze invariate. Un minuto alla fine, per l’Olimpia Milano si avvicina la sconfitta. Jenkis Charles spegne l’Olimpia Milano, la Khimki vince con un grande recupero. Curtis Jerrels, diciassette punti, non basta all’Olimpia Milano. Nel Khimki stratosferico Alexe Shved, ventinove punti. (agg. Umberto Tessier)
FINE TERZO QUARTO
Inizia il terzo quarto del match, Kaleb Tarczewski apre il tempo con un tiro da due. Cory Jefferson! Allunga ancora l’Olimpia Milano. Malcolm da due! Partita riaperta con gli ospiti che distano appena due punti. Jerkin Charles da due mette in parità il match, terzo periodo pessimo dell’Olimpia Milano. Mantas Kalnietis realizza da tre! Andrey Zubkov risponde allo stesso modo, si sta giocando ora punto a punto. Alexey Shved realizza il punto personale numero diciotto e potya avanti i suoi. Strepitoso Alexey Shved, ventunesimo punto e Khimki avanti di quattro. Davide Pascolo fa due su due dalla lunetta e riporta l’Olimpia avanti di uno. Termina il terzo periodo, partita tiratissima con l’Olimpia Milano che chiude avanti di appena un punto, grazie terzo tempo dei russi. (agg. Umberto Tessier)
INTERVALLO LUNGO
Inizia il secondo periodo, Zubkov Andrey realizza il punto numero diciassette per gli ospiti. Jerrells Curtis da due! Olimpia Milano ora sul più dieci. Buon secondo periodo di Jerrels Curtis autore di sette punti. Amath M’Baye la mette da due! Siamo ora sul 32-24. Jerrels Curtis sigla il nono punto della sua ottima gara, Olimpia Milano ora sul più dieci. Il Khimki sta ora provando a rientrare nel match, ma l’Olimpia Milano sta giocando davvero bene. Andrey Zubkov realizza il punto numero nove della sua ottima partita. Alexey Shved ha siglato undici punti per i russi. Charles Jenkins, Khimki che ora si porta sul meno quattro. Jordan Theodore sigla il punto numero dieci della sua partita, Olimpia Milano che sta ristabilendo le giuste distanze. Termina il secondo quarto sul 38-31, Milano che resta avanti. (agg. Umberto Tessier)
OLIMPIA AVANTI
Inizia la partita tra l’Olimpia Milano e la Khimki Mosca. Jefferson da due apre la contesa. Anderson da due! Olimpia ora sul 5-4. L’Olimpia è ora avanti di cinque punti, siamo sull’11-5, ottima la prestazione di Kaleb Tarczewski. Jordan Theodore la mette da due! Ottima la partenza dell’Olimpia Milano. I padroni di casa sono vanti di otto punti a due minuti dalla fine del primo quarto, Jordan Theodore ha siglato otto punti complessivi e sta trascinando i suoi compagni di strada. Kaleb Tarczewski sigla da due e porta l’Olimpia Milano sul più dieci. Arturas Gudaitis da due chiude il primo quarto. Olimpia Milano avanti di dodici dopo un primo periodo ben giocato. Vediamo se nel secondo periodo i russi saranno capaci di riaprire la contesa. (agg. Umberto Tessier)
PALLA A DUE!
Olimpia Milano Khimki sta finalmente per cominciare. Sulla panchina dei russi siede Georgios Bartzokas: greco di 52 anni, è uno dei coach che possono fregiarsi di un’Eurolega in bacheca, quella vinta nel 2013 con l’Olympiacos. Abbandonato il Pireo, Bartzokas si è rilanciato nel Lokomotiv Kuban: con grande sorpresa di tutti ha portato la squadra russa fino alle Final Four e a sfiorare la finale, con un -7 contro il Cska Mosca (poi la squadra di Krasnodar ha chiuso al terzo posto). Una squadra che aveva Anthony Randolph (inserito nel secondo quintetto di Eurolega) e Malcolm Delaney, Chris Singleton e Victor Claver, e anche Andrey Zubkov che oggi è al Khimki. Bartzokas ha avuto la grande occasione lo scorso anno a Barcellona, ma l’ha fallita: un roster di grande valore ma vessato dagli infortuni è entrato nella storia dalla parte sbagliata, diventando la prima versione catalana a non superare il primo turno di Eurolega. Dopo una sola stagione l’allenatore greco ha salutato – al suo posto è arrivato Sito Alonso – e si è accasato al Khimki: si è già permesso di vincere in casa del Real Madrid e in campionato viaggia con 4 vittorie e 3 sconfitte, quinto in classifica. Riuscirà a centrare un altro capolavoro europeo? Intanto possiamo dire che per l’Olimpia Milano la partita di oggi non sarà affatto semplice, ma noi speriamo comunque che Simone Pianigiani e i suoi la conducano in porto: adesso parola al campo, perchè finalmente stiamo per cominciare a giocare e non vediamo l’ora di assistere a questa sfida del Mediolanum Forum, importantissima a llvello di classifica del girone. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA DI EUROLEGA
Olimpia Milano Khimki non sarà trasmessa in diretta tv, ma come sempre nel corso di questa stagione è disponibile la piattaforma Eurosport Player: pagando una quota per l’abbonamento potrete seguire la partita in diretta streaming video su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone. Non mancheranno ovviamente le informazioni sul match del Forum, come statistiche dei giocatori e tabellino play-by-play, sul sito ufficiale dell’Eurolega all’indirizzo www.euroleague.net.
EX E AVVERSARI
In Olimpia Milano Khimki c’è un ex: si tratta di Charles Jenkins, che ha vestito la canotta della squadra meneghina nella stagione 2015-2016. Una stagione controversa: Milano ha vinto il secondo scudetto in tre anni, ma in Eurolega non è riuscita ancora una volta a fare il passo in più e si è fatta eliminare al primo turno, retrocedendo in Eurocup dove ha perso il doppio confronto con Trento. Oggi Jenkins viaggia a 3,4 punti di media nelle partite di Eurolega; con Milano aveva invece segnato 4,3 punti nelle otto gare disputate. Tra il 2011 e il 2013 ha giocato in NBA con Golden State e Philadelphia; è uno degli ex NBA in un roster, quello del Khimki, che almeno per quanto riguarda i nomi è piuttosto competitivo. Non solo Shved e Jenkins (che comunque non ha inciso): James Anderson tra il 2010 e il 2012 ha giocato nei San Antonio Spurs con 3,6 e 3,7 punti di media nelle due stagioni, un giocatore che entrava nelle rotazioni e che poi è andato a Houston e Philadelphia, segnando poco più di 10 punti a partita in Pennsylvania. Ancora due anni fa era a Sacramento; Thomas Robinson è stato quinta scelta assoluta al draft NBA: lo hanno pescato i Kings, arrivava da Kansas che era stata finalista NCAA e con la quale aveva segnato 18 punti di media nelle Final Four. Tra i professionisti però non ha sfondato: tra Houston, Portland, Philadelphia e Brooklyn ha giocato e segnato poco, l’anno scorso ha provato a rilanciarsi con i Los Angeles Lakers ma ha chiuso con poco più di 5 punti di media. (agg. di Claudio Franceschini)
I PRECEDENTI
Arrivati a poche ore da Olimpia Milano Khimki, dobbiamo dire che il quadro dei precedenti non è certo confortante per la squadra meneghina: da quando l’Eurolega ha cambiato denominazione e formula Olimpia e Khimki si sono incontrati in una sola stagione, e i russi hanno vinto entrambe le partite. Era il 2009-2010, un periodo già piuttosto lontano; sulla panchina di Milano sedeva Piero Bucchi e quella squadra sarebbe stata eliminata al primo turno con 3 vittorie e 7 sconfitte, curiosamente lo stesso record attuale. Allenatore del Khimki era Sergio Scariolo, che sulla panchina dell’Olimpia si è seduto senza troppi risultati. Al Forum si era disputata la partita di andata: dopo un primo tempo condotto in vantaggio l’Armani Jeans si era fatta rimontare e battere dai 17 punti di un Keith Langford che quattro anni dopo sarebbe arrivato in Lombardia, dai 14 di Kelly McCarthy e dai 12 di Carlos Cabezas, nonostante avesse vinto la sfida a rimbalzo. Per l’Olimpia il miglior marcatore era stato Morris Finley autore di 19 punti con il 50% dal campo, poi doppia cifra per Jonas Maciulis e Marco Mordente (entrambi 11 punti). Il ritorno in Russia aveva fatto registrare una vittoria più netta per il Khimki: 79-63, anche se lo strappo era arrivato solo nel terzo periodo. C’erano stati 18 punti e 5 assist di Langford, 14 di Cabezas e 13 di Paulius Jankunas; per Milano 17 con 7 rimbalzi per Mason Rocca, 14 con 5/11 per Massimo Bulleri e 9 con 4 rimbalzi per Mike Hall. (agg. di Claudio Franceschini)
IL TOP SCORER SHVED
Nel presentare Olimpia Milano Khimki non si può non partire da Alexey Shved: giocatore dal talento sublime che, fosse stato più continuo e “aggressivo” negli anni d’oro, in NBA sarebbe durato più a lungo e non l’avrebbe costeggiata (soprattutto con Minnesota). Resta il suo più grande limite ma, tornato in Europa e ripartito da quel Khimki dove aveva giocato per una parte del 2007 (in prestito dal Cska Mosca), Shved ha dimostrato di saper dominare: in estate si è preso il quarto posto europeo con una Russia che, partita senza troppi favori nei pronostici, ha fatto tantissimo e sfiorato addirittura la finale. Di quella rassegna il playmaker è stato il miglior realizzatore e ovviamente è stato inserito nel miglior quintetto insieme ai due sloveni Luka Doncic e Goran Dragic, al serbo Bogdan Bogdanovic e allo spagnolo Pau Gasol; oggi in Eurolega Shved comanda la classifica marcatori con 20,1 punti a partita, precedendo Doncic. Non solo: è anche quarto per valutazione (18,3, qui il diciottenne sloveno del Real Madrid domina) e guida la classifica dei marcatori anche nel campionato russo. Shved è un giocatore capace di vincere da solo una partita, sia con i punti che con gli assist (4,6); deve certamente migliorare nelle percentuali dal campo perchè al momento tira con il 42,6% da 2 punti e il 31,3% dall’arco, ma spesso e volentieri tende a forzare fidandosi del suo talento e questa è certamente un’altra pecca. Siamo però ai dettagli: questa sera al Forum sarà lui il pericolo numero uno. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE PARTITA
Olimpia Milano Khimki sarà diretta dagli arbitri Matej Boltazeur (Slovenia), Emilio Perez Pizarro (Spagna) e Tomislav Hordov (Croazia); alle ore 20:45 di giovedì 7 dicembre il Mediolanum Forum accoglie la partita valida per l’undicesima giornata del girone unico di basket Eurolega 2017-2018. Una sfida che per Milano è già da dentro o fuori, o quasi: è ancora presto per fare calcoli e sicuramente c’è tutto il tempo per recuperare ed entrare nelle prime otto che andranno ai playoff, ma la falsa partenza ha sensibilmente ridotto i margini di errore concessi alla squadra di Simone Pianigiani. Se prima dunque si poteva guardare al calendario sapendo di avere qualche “bonus”, adesso bisogna provare a fare risultato sempre e comunque; ovviamente le partite di Assago andranno onorate al meglio, il che significa che l’obiettivo è quello di vincere sempre per avvicinare l’obiettivo. Il Khimki è una delle sorprese di questa Eurolega: che avesse qualità si sapeva, ma non ci si aspettava che in poco tempo riuscisse a essere talmente competitivo da giocarsela anche con gli squadroni. Un bel test dunque per l’Olimpia, che deve ritrovarsi davanti al proprio pubblico.
QUI OLIMPIA MILANO
Simone Pianigiani sorride: nella partita vinta sul filo di lana a Reggio Emilia ha ritrovato tutti gli acciaccati, vale a dire Andrea Cinciarini, Arturas Gudaitis e Curtis Jerrells, che dunque salvo cali fisici saranno in campo anche questa sera. Sicuri assenti invece Andrew Goudelock e Patric Young, mentre Simone Fontecchio è andato in prestito a Cremona; Milano arriva da due sconfitte consecutive, quelle raccolte contro Olympiacos e Anadolu Efes. Entrambe sono arrivate nel finale: rispetto allo scorso anno l’Olimpia riesce a stare mentalmente dentro le partite – Zalgiris Kaunas a parte – e ha anche completato qualche straordinaria rimonta (Valencia e Bamberg), ma il dato dice il bilancio dopo 10 partite e lo stesso del 2016, e dunque miglioramenti a livello di vittorie non ce ne sono state. Certo questa squadra appare più competitiva e dunque maggiormente in grado di fare il salto di qualità; Milano ha già affrontato Cska Mosca, Fenerbahçe, Real Madrid e Olympiacos, ha sempre perso ma in ogni singola occasione è rimasta a contatto per 40 minuti. Ha poi battuto il Barcellona con un’altra rimonta, e in generale non merita forse la classifica attuale; tuttavia in Eurolega serve anche quel quid in più che al momento Simone Pianigiani e i giocatori non sono stati in grado di dare.
QUI KHIMKI
Come detto il Khimki sta sorprendendo: a oggi i russi sarebbero ai playoff con un record di 6 vittorie e 4 sconfitte e il sesto posto nel girone. I russi stanno facendo meglio anche del Real Madrid (5-5); l’inizio è stato stratosferico (5-1 con la sola sconfitta al Pireo), poi sono arrivate tre sconfitte consecutive ma nell’ultimo turno il Khimki si è ripreso, battendo il Bamberg a domicilio. Una squadra trascinata da un Alexey Shved che si sta confermando dopo lo straordinario Europeo, e che riesce a combinare piuttosto bene il suo individualismo con il gioco corale; una squadra che in trasferta ha giocato quattro partite e ne ha vinta soltanto una. E’ affondato due volte ad Atene, ma ha sfiorato la vittoria contro il Fenerbahçe e soprattutto ha espugnato il Wizink Center di Madrid, dando prova della sua competitività. Forse non è ancora pronta per inserirsi tra le vere candidate per la vittoria dell’Europa, ma rappresenta comunque un avversario ostico che andrà preso con le molle.
GLI STARTING FIVE
Pochi dubbi sul quintetto che Simone Pianigiani manderà sul parquet all’inizio: nel backcourt ci saranno Jordan Theodore e Dairis Bertans, che dovrebbe essere chiamato a sostituire Goudelock. Vladimir Micov come sempre da ala piccola, sotto i tabelloni invece agiscono Amath M’Baye e Kaleb Tarczewski, il centro americano che viene impiegato soltanto in Eurolega per le rotazioni degli extracomunitari. Georgios Bartzokas è invece abituato a cambiare, ma con punti fermi nel backcourt: ovviamente parliamo di Alexey Shved e James Anderson, con Malcolm Thomas che dovrebbe essere il centro. Sulle ali qualche dubbio in più; Tyler Honeycutt nella sua prima partita è partito dalla panchina, l’ala forte titolare potrebbe allora essere Anthony Gill.