Di Fabrice Muamba si è detto tutto: il calciatore del Bolton, che ha subito un arresto cardiaco sabato a White Hart Lane nella partita contro il Tottenham, fortunatamente si sta riprendendo: dopo aver riconosciuto le varie persone accorse per visitarlo e aver parlato in due linge (francese e inglese), addirittura questa mattina si è svegliato e ha conversato con il padre chiedendogli l’esito della partita che stava giocando (leggi qui gli aggiornamenti sulle condizioni di Muamba). Una storia a lieto fine, sembrerebbe, anche se non possiamo ancora considerare la vicenda terminata e dobbiamo mantenere una certa cautela; possiamo però parlare, sicuramente, di miglioramento. Non si può dire la stessa cosa per D. Venkatesh, un calciatore indiano del club locale Bangalore Mars che oggi era impegnato in una partita di Super A Division contro il Southern Western Railway. Non è chiaro quando sia avvenuto l’incidente – le fonti che riportano il fatto sono confuse e non c’è uniformità nel riportare la notizia: se durante il riscaldamento pre-partita, oppure verso la fine di essa (si parla del 78′ minuto: sembra questa la versione più accreditata). Nè si hanno certezze circa l’età del calciatore: alcuni dicono 23 anni, altre fonti riportano 28. Quello che è certo è che, esattamente come Muamba, Venkatesh è collassato in campo, apparentemente in una zona di campo nella quale in quel momento stava transitando solo lui. I compagni, accortisi dell’accaduto, hanno immediatamente richiamato l’attenzione della folla: ma l’assenza di ambulanze e strumenti medici nelle vicinanze ha fatto sì che il calciatore dovesse essere portato in ospedale con un auto-risciò dai suoi stessi compagni di squadra. Tuttavia, il tempo prezioso perso nell’operazione ha fatto il resto: Venkatesh è stato dichiarato morto dai medici non appena giunto in ospedale. Le cause del decesso non sono chiare: prima che lo siano, bisognerà attendere l’autopsia. sembra però, così riportano le prime indiscrezioni, che Venkatesh abbia sofferto di arresto cardiaco, esattamente come accaduto a Muamba. A questo punto si apre l’interrogativo, anche e soprattutto a seguito delle dichiarazioni del medico sociale del Bolton, Jonathan Tobin, il quale ha detto che “Muamba è stato morto per circa 48 minuti, e c’è voluta un’altra mezz’ora di tentativi prima che il cuore ricominciasse a battere”. Incredibile, detta così;
Gli stessi medici lo confermano. Allora ci si chiede: davvero la differenza tra le vicende di Muamba e Venkatesh riguarda il livello di assistenza presente sui luoghi degli incidenti? Davvero si tratta solo di capacità mediche, di tempismo, di attrezzature? O non c’è forse qualcosa di più, di insondabile, che sfugge al mero ragionamento umano?