Mentre si continua a monitorare la situazione in Umbria, e al momento non ci sono novità di rilievo o altre scosse, dall’estero arriva la notizia di un forte sisma avvenuto in Giappone con magnitudo 4.8. La scossa è avvenuta a una profondità di 520 kilometri nel mare davanti l’isola nipponica. In un’altra zona spesso al centro di sismi, ovvero il Cile, si segnala un terremoto di 4.8 a 100 kilometri di profondità e a 88 kilometri di distanza dalla città di Iquique. Entrambi gli stati hanno subito negli anni recenti dei forti terremoti e per questo la situazione è sempre monitorata anche se data la profondità delle scosse odierne per ora non si segnalano danni di nessun genere.
In questo bollettino ci concentriamo su una situazione critica da tenere in osservazione: un terremoto continuo sta accadendo da quasi tutta la giornata nella zona di Perugia, come vi raccontavamo nei precedenti bollettini. Ma nelle ultime ore son ben quattro le scosse di terremoto che sono giunte nella zona del Perugino, con vari comuni coinvolti anche se mai con intensità maggiore ai due gradi sulla scala Richter. Vediamole nel dettaglio, partendo dalla prima avvenuta alle 16.42, intensità di M 1.1 e ipocentro a 9 chilometri di profondità; 7 minuti pià tardi arriva la seconda, di intensità cresciuta a M 1.5 mentre la terza si assesta su questa misura anche con la stessa profondità e solo pochi minuti di differenza. L’ultima è la scossa più consistente, M 1.6 e ipocentro fissato a 10 km in profondità: questi i comuni coinvolti nello sciame sismico anche se premettiamo che non ci sono al momento segnalazioni di danni a persone o cose. Pietralunga, Montone, Città di Castello, Umbertidie, Apecchio, Monte Maria tiberina, San Giustino, Gubbio, Costaciaro, Scheggia, Pescelupo, Cantiano, Fossati di Vico e ovviamente anche Perugia, la provincia di tutti questi comuni coinvolti nello sciame sismico di questi ultimi minuti.
Brevi ma intense le due scosse di terremoto che si sono succedute nelle ultime ore e di cui vi rendiamo conto in questo bollettino: premettiamo che per fortuna sia per questi che per le precedenti scosse avvenute nella giornata di oggi non risultano esserci danni particolari a luoghi o persone. Alle 15.14 una sisma di magnitudo 1.9 ha colpito in maniera decisa la provincia di Parma, con un ipocentro del terremoto calcolato a 23 km di profondità: i comuni più vicini alla zona interessata dal sisma risultano essere Neviano degli Arduini, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Canossa, Traversetolo, San Polo d’Enza, Vetto, Tizzano Val Parma e Felino. Avviene invece una quarta scossa, che si inserisce nel lieve sciame sismico in atto da questa mattina nella zona di Perugia: terremoto di m 0.7 con un ipocentro stavolta più alto, 10 km di profondità, che ha coinvolto in maniera per nulla grave i comuni di Preci, Sellano, Cerreto di Spoleto, Visso, Monte Cavallo, Norcia, Ussita e Vallo di Nera.
Continua a tremare, anche se in maniera lieve o medio-lieve, la provincia di L’Aquila che ha visto due scosse di terremoto oggi attorno all’ora di pranzo. Nessun problema per danni eventuali a persone o edifici, al momento non sono arrivati segnalazioni particolari: andiamo dunque a vedere nel dettaglio di cosa si tratta e se ci sono dei principi per uno lungo sciame sismico. Dopo la scossa delle 11.02, arrivano nel giro di 30 minuti differenza due sismi differente nella zona abruzzese dell’Aquilano: alle ore 12.56 il terremoto ha raggiunto, con una intensità di grado m 1.6, i comuni di Cerchio, Celano, Aielli, San Benedetto del Marsi, Collarmele, Trasacco, Pescina e Avezzano. Alle 13.21 poi la seconda scossa di terremoto che nelle medesime zone, ha raggiungo il grado M 1.7 coinvolgendo anche altri comuni vicino a L’Aquila, come Villavallelonga, Belsorano, Civita d’Antino, Lecce nei Marsi, Morino e Gioia dei Marsi. Lo sciame sismico potrebbe figurarsi dato che le tre scosse sono arrivate: terremo monitorata la situazione e vi avviseremo se ci fossero ulteriori scosse nella stessa zona abruzzese, storicamente molto sensibile all’attività sismica del nostro territorio italiano.
Due scosse di buona intensità stanno tenendo l’allerta dell’attività sismica in Italia abbastanza alta: un terremoto vicino alle coste della Calabria e un altro in zona Genova sono gli elementi più significativi nelle ultime ore per quanto riguarda la situazione nelle ultime ore. Alle 11.36 un sisma di magnitudo 2.2 sulla scala Richter ha allarmato i paesi sulla costa calabra occidentale, vicino allo stretto: ipocentro a 54 km, e comuni più vicini all’era dell’epicentro che per fortuna è avvenuto sotto il livello del mare, sono stati Palmi, Rosarno e Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria. Zero danni per questo terremoto, esattamente come per quello avvenuto in Liguria, vicinissimo alla costa di ponente, ai margini con la Lunigiana. Scossa di M 1.1 a 10 km di profondità, con i comuni più vicini e coinvolti nel movimento che risultano Lerici, Ameglia, Arcola, Spezia e tutta la zona delle Cinque Terre. Anche qui ovviamente, data anche la bassa intensità del sisma, sono stati evitati sia per le persone che anche per i luoghi fisici: il che, vedendo i problemi che in Italia provocano ogni minimo dissesto idrogeologico, è una buona notizia.
Uno sciame sismico in una zona “solita”, come Perugia, e un terremoto oggi nella seconda parte della mattinata in Abruzzo: questa la situazione in Italia al momento in cui vi scriviamo. Per fortuna fenomeni come quello di ieri avvenuto in Emilia Romagna non si stanno ripetendo e questo è solo che una buona notizia: pochissimi minuti fa, alle 11.05 è avvenuto un terremoto di grado M 1.8 sulla scala Richter, con un ipocentro di 11 km di profondità e avvenuto nelle località attorno a L’Aquila. Comuni coinvolti e vicini al sisma, anche se non hanno riportato alcun danno a luoghi fisici o a persone, sono stati Cagnano Amiterno, Barete, Montereale, Capitignano, Pizzoli e Borbona. Lo sciame sismico invece che ha colpito la zona di Perugia e dintorni è avvenuto con ben 3 scosse successive tra le 8.30 e le 10.30, con una scossa di intensità massima pari a M 1.0. I comuni più vicini allo sciame che si sta propagando con bassissima intensità sono Montone, Pietralunga, Città di Castello, Umbertide, Monte Santa Maria Tiberina e Apecchio.
Continua la situazione abbastanza tranquilla per quanto riguarda il fenomeno del terremoto sul nostro territorio, dopo la convulsa assai giornata di ieri: nella prima mattinata si sono succedute scosse minime di terremoto che hanno fatto scattare però l’allerta dei sismografi solo in due casi. Alle 5.18 un sisma vicino a Lipari (Messina) sul mar Tirreno ha avuto intensità 2.2 ma profondità dell’ipocentro molto basso, 122 km, e dunque non è stato avvertito in superficie: zero danni e comuni più vicino che sono stati appunti Lipari, Acquacalda e Messina (a 40 km però). Il secondo terremoto di una certa intensità, comunque lieve e che non ha provocato danni a persone e neanche a strutture edili, è avvenuto alle 6.35 in Piemonte, nella provincia di Cuneo; ipocentro calcolato a 9 km in profondità, intensità del sisma a magnitudo 1.6 sulla scala Richter e comuni coinvolti e vicini all’area interessata che risultano Bellino, Acceglio, Prazzo, Elva, Casteldelfino, Pontechianale; camoscio e Stroppo.
Passata una giornata come quella di ieri che dal punto di vista del terremoto ha visto in Italia momenti di terrore, con la scossa di M 3.5 nella provincia di Modena, la calma che ne sta derivando nelle ore successive e anche in questo inizio di giornata mercoledì 21 ottobre è molto positiva. Per fortuna non sembra ci siano stati danni particolari ieri in Emilia Romagna, ma la paura è stata tanta. Oggi invece l’attività sismica, almeno in Italia sembra piuttosto tranquilla: un terremoto di M 1.0, dunque molto lieve, è stato registrato subito dopo la mezzanotte nella provincia di Pesaro Urbino, nelle Marche. L’ipocentro è stato calcolato a circa 10 km di profondità mentre i comuni più vicini all’area interessata dal sisma sono stati Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Sant’Angelo in Vado, Sestino e Belforte all’Isauro. Ovviamente non sono stati registrati danni particolari in queste zone, mentre molto pi seria sembra la situazione da tutt’altra parte nel mondo, sul’Isola stato di Vanuatu, che ha subito nelle prime ore della mattina un terremoto violentissimo di M 7.3 che ha determinato anche maremoti e cicloni. A circa 30 km dal primo centro abitato, Port-Olry, il sisma ha per fortuna avuto un ipocentro di 138 km sotto il livello del mare che non ha provocato il disastro che avrebbe provocato se fosse stato più in superficie. Resta da capire la conta dei danni e dei feriti, al momento non ci sono segnalazioni ma nei prossimi bollettini vi renderemo conto dettagliato.