Una scossa di terremoto ha colpito l’Irpinia creando grande apprensione nella popolazione. Fortunatamente nessun danno, ma l’ipocentro del sisma molto superficiale ha amplificato la percezione della magnitudo di una scossa che altrimenti con ogni probabilità sarebbe passata inosservata (clicca qui per i dettagli).
Anche nella giornata di oggi, domenica 19 maggio 2013, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato numerosi terremoti avvenuti in diverse aree del territorio italiano. Il primo sisma si è verificato alle ore 3.02 in provincia di Cosenza (Calabria) con una magnitudo pari a 2.5 gradi di intensità sulla scala Richter. L’evento si è generato nel distretto sismico della Valle del Crati alle coordinate 39.479°N, 16.205°E e a una profondità di 10 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni (distanti al massimo 10 km dall’epicentro) di Bisignano (Cs), Cervicati (Cs), Cerzeto (Cs), Lattarico (Cs), Luzzi (Cs), Montalto Uffugo (Cs), Rota Greca (Cs), San Benedetto Ullano (Cs), San Martino Di Finita (Cs) e Torano Castello (Cs), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km) di Acri (Cs), Castiglione Cosentino (Cs), Castrolibero (Cs), Cosenza (Cs), Fagnano Castello (Cs), Fuscaldo (Cs), Lappano (Cs), Malvito (Cs), Marano Marchesato (Cs), Marano Principato (Cs), Mongrassano (Cs), Rende (Cs), Roggiano Gravina (Cs), Rose (Cs), San Demetrio Corone (Cs), San Fili (Cs), San Marco Argentano (Cs), San Pietro In Guarano (Cs), Santa Caterina Albanese (Cs), Santa Sofia D’epiro (Cs), San Vincenzo La Costa (Cs), Tarsia (Cs) e Zumpano (Cs). Il secondo terremoto, di magnitudo 2 sulla scala Richter, è stato avvertito invece in provincia di Potenza (Basilicata) alle 9.05. L’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico del Monte Alpi-Sirino, alle coordinate 40.06°N, 16.203°E e a una profondità di 13.9 chilometri. Diversi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: in un raggio massimo di 10 chilometri dall’epicentro ci sono quelli di Chiaromonte (Pz), Fardella (Pz), Francavilla In Sinni (Pz), San Severino Lucano (Pz) e Teana (Pz), mentre tra i 10 e i 20 chilometri ci sono Calvera (Pz), Carbone (Pz), San Paolo Albanese (Pz), Castronuovo Di Sant’andrea (Pz), Cersosimo (Pz), Episcopia (Pz), Latronico (Pz), Noepoli (Pz), Roccanova (Pz), Rotonda (Pz), San Chirico Raparo (Pz), San Costantino Albanese (Pz), Senise (Pz), Terranova Di Pollino (Pz), Viggianello (Pz) e San Giorgio Lucano (Mt). Il sisma successivo è avvenuto alle ore 12.15 in provincia di Frosinone (Lazio), con una magnitudo di 2.1 gradi sulla scala Richter. L’evento si è generato nel distretto sismico della Valle Latina alle coordinate 41.707°N, 13.225°E e a una profondità di 10.1 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni (distanti al massimo 10 km dall’epicentro) di Acuto (Fr), Anagni (Fr), Ferentino (Fr), Fiuggi (Fr), Fumone (Fr), Morolo (Fr), Sgurgola (Fr), Supino (Fr), Torre Cajetani (Fr) e Trivigliano (Fr), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km) di Carpineto Romano (Rm), Gavignano (Rm), Gorga (Rm), Jenne (Rm), Montelanico (Rm), Maenza (Lt), Prossedi (Lt), Roccagorga (Lt), Alatri (Fr), Ceccano (Fr), Collepardo (Fr), Frosinone (Fr), Giuliano Di Roma (Fr), Guarcino (Fr), Paliano (Fr), Patrica (Fr), Piglio (Fr), Serrone (Fr), Torrice (Fr), Trevi Nel Lazio (Fr), Veroli (Fr) e Vico Nel Lazio (Fr).