Il Salone del Mobile ha portato a Milano 320mila visitatori, 17 milioni di euro per aperitivi e cene, 18 milioni di shopping e un totale di circa 340 milioni di euro incluso l’indotto. Una settimana record, come sottolinea Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo: «In un momento di crisi, il fatto di essere riusciti a portare a Milano oltre 200mila visitatori stranieri rappresenta una dimostrazione della professionalità e della coesione di un sistema, di cui fanno parte FederlegnoArredo, Cosmit e il Salone del Mobile, che grazie alle sinergie può produrre risultati molto positivi anche in vista di Expo 2015».
In che modo è possibile valorizzare ulteriormente il design, che rappresenta un’eccellenza tutta milanese, anche in vista di Expo 2015?
Le forme sono diverse e tutto si presta a diverse interpretazioni. Grazie alla nostra esperienza e a ciò che abbiamo realizzato e dimostrato nella settimana del Salone del Mobile, abbiamo di fronte delle grandi opportunità anche in vista di Expo 2015. Ciascuno poi è libero di coglierle o meno.
Per quale motivo è così fiducioso?
In un momento di crisi, realizzare quello che abbiamo fatto portando a Milano 220-230mila visitatori stranieri che hanno apprezzato la nostra città e il suo senso culturale, fornendo un momento di respiro alle attività commerciali, rappresenta una dimostrazione della professionalità e della coesione di un sistema, di cui fanno parte FederlegnoArredo, Cosmit e il Salone del Mobile, che grazie alle sinergie può produrre risultati molto positivi.
Il Salone del Mobile ha portato solamente a Milano 140 milioni di euro. In un momento di crisi, quale segnale rappresenta questo dato?
Il settore del legno e dell’arredo in questa fase economica sta incontrando delle grandi difficoltà, come ho dichiarato apertamente anche al presidente del Consiglio, Mario Monti, al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a quello dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, al governatore Roberto Formigoni e al segretario del Pdl, Angelino Alfano. Ciò che siamo stati in grado di dimostrare nel corso del Salone del Mobile è stata però una grande coesione tra le aziende che hanno saputo mettere a disposizione la loro professionalità votata al design e alla qualità che ci è invidiata da tutto il mondo.
Il premier Monti ha voluto essere presente nei padiglioni di Rho Fiera. Qual è stato il significato di questa visita?
Anche Monti desiderava vedere il Salone del Mobile, probabilmente perché non lo aveva mai fatto in precedenza. Ha quindi voluto partecipare in prima persona a questa manifestazione, e noi abbiamo avuto questa grande opportunità di dimostrare chi siamo.
Ritiene che il Comune di Milano abbia valorizzato adeguatamente l’edizione 2012 del Salone del Mobile?
Sì. Da quanto ho potuto osservare e constatare nel corso di questa settimana, la mia valutazione complessiva è positiva. Anche se ovviamente ogni cosa può avere il suo lato positivo o negativo.
Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, e Giulio Cappellini hanno dichiarato che il Salone del Mobile non è stato “per nulla coinvolto” in Expo e “poco aiutato dal Comune”. Concorda con loro?
Ritengo che non sia stato compreso interamente quanto l’amico Guglielmi ha affermato. Personalmente sono dell’avviso che si possa fare ancora meglio, ma non voglio assolutamente essere contrario a quella che è l’attuale gestione del Comune di Milano. E’ chiaro che poi tutto è opinabile, tutto è possibile, ma le posso dire con tranquillità che nel corso della settimana del Salone del Mobile abbiamo realizzato delle grandi cose e spero che il prossimo anno si possa ancora migliorare.
Ma in che senso le parole di Guglielmi sarebbero state fraintese?
Forse i media hanno valutato eccessivamente quanto Guglielmi ha affermato. Io ho letto di sfuggita le sue dichiarazioni e non mi permetto di giudicare le opinioni del presidente di Cosmit.
Le tariffe degli alberghi nella settimana del Salone del Mobile sono state adeguate?
Chiaramente viviamo in un mondo di libera scelta, ma non possiamo pensare che a Milano ogni volta che c’è il Salone del Mobile ci sia un simile aumento delle tariffe. La sera prima dell’inaugurazione un hotel faceva pagare una camera 120 euro, e il giorno dopo 380 euro. E’ vero che questo evento può garantire un respiro alle attività commerciali, ma non in questo modo.
(Pietro Vernizzi)