Un bollettino con ben 4 scosse di terremoto ma di bassa intensità sulla scala Richter, con zero danni a persone e strutture fisiche: un bollettino positivo insomma, come vorremmo farne sempre. Alle 16.16 un terremoto di M 1.3 ha colpito la provincia di Rieti con scarsa intensità e con ipocentro a 10 km di profondità: i comuni interessati sono Antrodoco, Borgo Velino, Micigliano, Castel Sant’Angelo e Borbona. Alle 16.21 invece è la provincia di Bolzano a rimanere coinvolta in un lieve terremoto che ha interessato la zona attorno a Martello, Peio, Lasa, Rabbi, Stelvio e Silandro, anche qui però senza alcun danno e neanche avvertimento da parte della popolazione. Pochi minuti più tardi è invece una seconda scossa in Trentino Alto Adige, questa volta di M 1.1 che ha lambito alcuni comuni come Albiano, Lona, Lisignago, Fornace, Cembra, Giovo, Faver, Civezzano, Faedo e Lavis. Da ultimo invece torna protagonista la provincia di Perugia, spesso attraversata da lievi sciami sismici, e alle 17.02 è arrivata un’altra piccola scossa di M 0.9 con ipocentro a 6 km di profondità. Gubbio, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico, Pietralunga e Frontone i comuni più vicini all’epicentro, ama cnhe qui per fortuna non sono rilevati danni particolari.
Dopo una situazione piuttosto complessa avvenuta verso mezzogiorno con numerose scosse di terremoto in giro per l’Italia, le ultime ore vedono una situazione sismica molto più tranquilla che evidenziano un’unica scossa nelle profondità marine vicino alle coste di Messina e Reggio Calabria, andiamo a vedere nel dettaglio tutte le specifiche. Alle ore 14.09 un sisma di grado a magnitudo 2.2, dunque piuttosto ingente, viene segnalato a circa 134 km di profondità come ipocentro e fa scattare il livello di allarme del Centro Sismico INGV di Roma. Per fortuna la bassa profondità del terremoto ha evitato danni sulla terra ferma, che quasi non ha avvertito, se non i paesi limitrofi alla costa nord di Messina, l’onda d’urto. A circa 31 km da Messina e 41 da Reggio Calabria, il terremoto nel Mar Tirreno viene derubricato a forte scossa senza danni, ripetiamo per fortuna: lo sciame sismico che anche oggi attraversa la zona di Perugia sembra che invece si sia dato una “regolata” con zero scosse da circa tre ore. Nelle prossime ore ne sapremo di più e vedremo se verranno registrato altre scosse più ingenti.
Una seconda parte di mattinata ricca di piccoli sismi in giro per l’Italia che per fortuna non hanno provocato alcun danno: un terremoto a Pesaro, un altro a Trento e un terzo ad Avellino, per ricoprire in maniera curiosa da nord a sud l’intero nostro Paese. Partendo dall’ultimo capitato, circa 20 minuti fa alle 12.52 un terremoto ha colpito la provincia di Pesaro Urbino con una scossa di M 1.6 che ha interessato i comuni come Mercatello sul Metauro, Apecchio, Sant’Angelo in vado, Borgo Pace, Piobbico, Belforte all’Isauro, Sestino, Peglio, Urbania, Lunano. Zero danni, esattamente come per il sisma che ha coinvolto la provincia di Trento, a qualche giorno di distanza dal violento terremoto che per fortuna non ha generato feriti: scossa di M 1.6, ipocentro di 10 km di profondità e comuni interessati sono Faedo, Cembra, Lisignago, Faver, Salorno, Giovo, Mezzocorona, Segonzano e Albiano. Da ultimo, alle ore 12.02 è stato evidenziato un piccolo terremoto anche ad Avellino in Campania, già in queste ore funestata dall’allarme maltempo: scossa di magnitudo 1.5 con i comuni più vicini all’area dellì’epicentro che risultano essere Villanova del Battista, Ariano Irpino, Zungoli, Flumeri, Melito Irpino, Montecalvo Irpino e San Nicola Baronia.
Primo terremoto oggi di una certa entità sul territorio italiano che ha fatto scattare pochissimi minuti fa l’allerta in tutti i centri sismologi del nostro Paese: la scossa proviene dall’Emilia Romagna, precisamente dalla provincia di Bologna ed per poco non ha raggiunto la soglia di criticità sulla scala Richter. Sisma di M 1.9 infatti quello che alle 11.27 è stato rilevato in alcuni zone del bolognese come Castel del Rio, Fontafelice, Monghidoro, Loiano, Monterenzio, Borgo Tossignano, Monzuno, Casalfiumanese, San Benedetto Val di Sambro, Pianoro. Ipocentro fissato a 30 km di profondità e al momento zero danni per fortuna rilevati, ma essendo capitato da poco saremo più precisi nel prossimo bollettino. Vi segnaliamo invece un secondo terremoto nella provincia di Perugia, zona purtroppo abituata ai movimenti sismici convulsi: scossa di M 1.2 e comuni più vicini all’epicentro che risultano Preci, Sellano, Cerreto di Spoleto Norcia, Visso, Valldi Nera, Cascia, Poggiodomo e Scheggino. Anche qui come per le precedenti scosse di giornata nella zona del perugino non risultano danni particolari a persone, cose ed edifici fisici.
Alcuni fenomeni di terremoto nelle prime ore del mattina ha fatto segnalare e monitorare alcune allerte, di lieve gravità, nei centri sismici nazionali, registrando alcune scosse che vi proponiamo in questo primo bollettino della giornata di oggi, giovedì 29 ottobre 2015. Alle 3.48 di mattina un terremoto di grado a magnitudo 1.4 ha colpito la provincia di Perugia in Umbria senza provocare alcun danno e pochissimi avvertimenti da parte della popolazione. Ipocentro fissato a 9 km di profondità, i comuni che sono rimasti più vicini alla zona dell’epicentro risultano Fossato di Vico, Sigillo, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fabriano, Scheggia e Pascelupo, Gubbio, Valfabbrica, Fiuminata e Sassoferratto. Secondo sisma in questa mattinata è avvenuto a Rieti alle 3.57: M 1.1 e comuni più vicini all’epicentro che risultano Amatrice, Cittareale Acumoli e Borbona, mentre altri comuni sono stati interessati dalla scossa e in provincia di L’Aquila, come Capitignano, Campotosto, Montereale. Terzo e ultimo terremoto di oggi in questo primo bollettino riguarda il largo sulla costa a nord della Sicilia, vicino alla provincia di Messina, con il comune più vicino che risulta essere Milazzo e dintorni. M 1.7, dunque una scossa decisa ma per fortuna sotto il livello del mare di circa 113 km e dunque zero danni provocati sulla terra ferma.