Andare alla scoperta del legno non significa solo fare un viaggio nel passato, ricordando l’importanza di una risorsa naturale che l’uomo ha utilizzato fin dagli albori della sua storia, ma vuol dire soprattutto guardare oltre. “Il legno materiale del futuro” è il titolo scelto per l’incontro, organizzato da FederlegnoArredo, andato in scena mercoledì pomeriggio al Meeting per l’amicizia fra i popoli in corso a Rimini. Imprenditori ed esperti del settore si sono ritrovati per ricordare le caratteristiche di un materiale ecologico, solido, versatile e incredibilmente innovativo, utilizzato sia in edilizia che in architettura perché capace di soddisfare le più svariate tecniche costruttive. Era presente all’incontro anche Emanuele Orsini, titolare della Sistem Costruzioni srl, azienda che da oltre 35 anni realizza strutture ed edifici in legno in Italia e all’estero. IlSussidiario.net lo ha contattato per rivolgergli alcune domande.
Orsini, il legno è davvero il materiale del futuro?
Non c’è dubbio, il legno è il materiale del passato e sarà quello del futuro. Questo è stato dimostrato nelle grandi operazioni avvenute a livello nazionale negli ultimi anni: dal terremoto de L’Aquila nel 2009 fino all’appuntamento milanese previsto nel 2015 con Expo, il legno si sta dimostrando quanto mai fondamentale per costruzioni e interventi rapidi, funzionali e con tantissime altre caratteristiche positive.
Quali sono le maggiori qualità del legno che in futuro si dimostreranno ancora più utili?
Non possiamo ovviamente dimenticare l’aspetto ecologico, legato in particolare alle emissioni di CO2. Il legno emette infatti circa 1,1 tonnellate di anidride carbonica in meno nell’atmosfera rispetto ad altri materiali, ma è anche rinnovabile e recuperabile. Con il legno si crea energia e non solo, quindi stiamo parlando di un materiale che ha tutte le caratteristiche per essere davvero considerato il prodotto del futuro.
Al Meeting di Rimini è in corso anche la mostra “Un pezzo di legno non è solo un pezzo di legno”, in cui si ripercorrono le radici del nostro abitare e del nostro vivere quotidiano. Cosa ne pensa?
Credo sia opportuno ricollegarsi anche al tema stesso del Meeting, quindi alle periferie del mondo e a ciò che contengono. Dobbiamo pensare al luogo di provenienza del legno, vale a dire il bosco, che oggi è sostanzialmente abbandonato nonostante riguardi il 33% del territorio italiano. Basti pensare che il nostro Paese è per il 90% importatore di materia prima da altri Paesi, quindi non possiamo dimenticare tutto ciò che il bosco comporta, dal legno stesso fino alle comunità montane e tanto altro. Oltre a questo, dal legno riusciamo a creare tutto ciò che è necessario alla nostra vita, dal mobile fino all’edificio che lo contiene, ma anche pavimenti e serramenti: è per questo che un pezzo di legno non può essere considerato solo un pezzo di legno, ma è qualcosa che cresce con noi e che ci accompagna nel corso di tutta la vita.
Parlando invece del settore, cosa può dirci della attuale situazione del mercato del legno e delle imprese che si occupano della sua lavorazione e utilizzo?
E’ ormai noto che il mondo dell’edilizia è purtroppo in forte difficoltà, come anche numerose imprese edili. Il legno è invece in controtendenza, come ha notato anche il premier Renzi quando, visitando il cantiere di Expo, ha sottolineato che proprio il legno sarà una parte importante nel futuro dell’edilizia italiana. Sono tanti i progetti in corso in cui verrà utilizzato il legno, dalla costruzione di scuole e asili fino al social housing, semplicemente perché edifici di questo tipo si realizzano in tempi rapidi e hanno garanzie di efficienza energetica e antisismica. Dopo l’Expo 2015, inoltre, credo che la situazione non potrà che migliorare.