Il centro Italia oggi è attraversato da un continuo sciame sismico che presenta un terremoto di fatto continuo tra le province di Rieti e Perugia che presentano numerose scosse per proseguono da tutta la giornata. In questo nuovo bollettino vi segnaliamo dunque ancora lo sciame del terremoto a Rieti che arriva alla sua sedicesima scossa di giornata anche se mai oltre i gradi M 2.0 sulla Scala Richter; anche quest’ultima arrivata alle 16.39, misura M 1.1 con comuni più vicini all’epicentro come Accumoli, Amatrice, Cittareale e Cascia. Alle 17.25 invece è arrivata la segnalazione immediata di un altro terremoto, questa volta leggermente più in centro Italia ovvero nel cuore dell’Umbria: ipocentro calcolato a 8 km di profondità, M 1.1 e provincia di Perugia attraversato dal lieve sisma. Ecco infine i comuni coinvolti da questo ultimo sisma: Città di Castello, Pietralunga, Montone, Apecchio, San Giustino, Citerna, Monterchi, Umbertide e Sansepolcro.
Una situazione davvero paradossale quella che sta accadendo per il terremoto in Italia di quest’oggi, domenica 22 novembre: tranne tre scosse segnalate, le restanti sono tutte appartenenti allo sciame sismico in corso a Rieti con altre cinque scosse di lieve / media entità che sono intervenute dopo il nostro ultimo aggiornamento e bollettino. Dalle 14.39 fino all’ultima delle 16.14 sono cinque le scosse di terremoto vicino alla provincia di Rieti che come sempre nelle precedenti scossa di oggi ha coinvolto anche altre provincie limitrofe e non solo nel Lazio con sempre nessun danno a persone o edifici. L’intensità di magnitudo sulla scala Richter non è mai stata superata del grado 2.0 ma rimane comunque allerta in tutta la regione per questo continuo sciame sismico che non accenna a diminuire da questa notte. Un altro sisma, comunque collegato alla stessa zona, è avvenuto alle 15.23 nella provincia di Perugia, con un forza d’intensità M 1.6 e i comuni coinvolti che risultano Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Cascia, Campello sul Clitunno, Sellano, Monteleone di Spoleto, Norcia, Spoleto e Trevi.
La provincia di Rieti sta vivendo dal punto di vista del terremoto una giornata molto complessa: per fortuna nessun danno particolare viene segnalato, ma dalle 2 di questa mattina fino a poco fa sono state registrate 11 scosse di terremoto di portato media che hanno e stanno allarmando i centri sismici nazionali. Alle 12.54, alle 13.23, alle 13.44 e alle 14.04 sono avvenute in serie le 4 scosse del sisma nell’area del Reatino: situazione piuttosto strana con una città e la sua provincia caratterizzate da continue scosse e che in questo momento rappresentano l’unico fenomeno in corso in tutto il nostro Paese. Ricordiamo che i comuni coinvolti riguardano anche provincie limitrofe come Perugia, Macerata e Ascoli Piceno. Le 4 scosse hanno avuto come intensità della scala Richter i seguenti gradi: 1.8, 1.9, 1.7, 1.3, e per fortuna i danni ancora non vengono rintracciati. Nei prossimi aggiornamenti sapremo se lo sciame sismico rimarrà in atto o se avrà battute d’arresto.
Una mattina piuttosto convulsa per quanto riguarda il fenomeno del terremoto in Italia che in queste ore sta vedendo un’unica città protagonista, ovvero Rieti. È in corso infatti una lunghissima serie di scosse, siamo arrivate a sette in sole 10 ore, che rappresenta di fatto uno sciame sismico che coinvolge la provincia di Rieti, Macerata e alcune zone del Perugino e dell’Ascolano. Nell’ultim’ora ci sono state due scosse di M 1.4 e M 1.5 con i comuni coinvolti, anche se lo ripetiamo senza danno alcuno, e vicini a l’epicentro che riguardano Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Montegallo, Cittareale, Cascia, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco. Nel frattempo è giunta una segnalazione che riguarda un altro terremoto da tutt’altra parte d’Italia, ovvero al largo delle Isole Eolie, vicino all’Isola di Vulcano per la precisione. Profondità dell’ipocentro di 10 km con i comuni di Lipari, Leni, Santa Marina Salina che risultano vicini all’area del sisma: anche qui però zero danni a persone e strutture, per fortuna.
Non accenna a finire il terremoto in corso a Rieti dove uno sciame sismico per tutta la mattina ha mandato almeno cinque scosse significative e tenute sotto monitoraggio dai veri centri di sismologia nazionale come INGV. Al momento comunque non ci sono danni particolari, nonostante anche l’ultima scossa avvenuta alle 11.07 sia stata di intensità magnitudo 2.0 sulla scala Richter. Ipocentro calcolato a 10 chilometri di profondità e comuni coinvolti gli stessi delle precedenti scosse in mattinata, ovvero Accumoli, Amatrice e Cittareale nel Rietino con inoltre numerosi altri comuni in provincia di Macerata, Ascoli Piceno e Perugia. Cambiano regione passiamo alla Toscana dove un altro terremoto ha colpito la zona adiacente a Firenze con una forza di intensità pari al grado 1.4, dunque non eccessivamente potente. Ipocentro calcolato a 9 km di profondità e comuni vicino all’area del sisma che risultano San Godenzo, Dicomano, Londa, Marradi, Vicchio, Rufina e Palazzuolo sul Senio. Anche qui per fortuna nessun danno a strutture, edifici o persone.
Un terremoto costante oggi, che nella zona di Rieti, che sta rendendo piuttosto movimenta questa domenica mattina, 22 novembre 2015: uno sciame sismico alle prime luci dell’alba sta tenendo in allerta i centri sismici italiani anche se per tutte le scosse rilevate non si segnalano alcun danno a edifici o persone. Sono ben 4 le scosse che hanno interessato la zona attorno a Rieti: la prima alle 2.07 di magnitudo 1.9, la seconda alle 3.02 di forza M 1.6, la terza pochi minuti dopo e con la massima intensità della mattina, ovvero M 2.1, per finire con la quarta e per ora ultima alle 4.43 di forza e grado 1.7 sulla scala Richter. I comuni interessati vicino all’epicentro dello sciame sismico risultano essere Accumoli, Amatrice, Cittareale nel Rietino, Arquata del Tronto, Montegallo e Acquasanta terme in provincia di Ascoli Piceno e Norcia, Cascia nel Perugino. Alle 8.21 invece viene segnalato un terremoto sulle Isole Eolie anche qui per fortuna senza danni, nonostante il grado di Richter sia piuttosto alto, 1.9, ma l’ipocentro calcolato è a 10 km di profondità e non ha creato problemi particolari.