Don Gallo merita l’intitolazione di una piazza di Vittuone, comune di quasi diecimila abitanti della provincia di Milano? “Noi diciamo decisamente di no”, scrivono i consiglieri di opposizione del Pdl del piccolo centro lombardo, che hanno iniziato una raccolta firme per evitare che al sacerdote genovese, scomparso a 84 anni nel maggio scorso, possa essere intitolato alcunché. “Non c’è da stupirsi che persone che non mettono mai piede in Chiesa (se non per mostrarsi a fianco di un’altra con la fascia tricolore, in prima fila, in qualche occasione pubblica) e che se pure assistono ad una Santa Messa non sanno quando devono alzarsi, né le parole del Credo da recitare, propongano un tale elemento come dedicazione di una piazza del nostro paese”, afferma il consigliere Pdl Alessandra Lucchesi in un comunicato. “E poi chiameranno l’ex onorevole Luxuria per l’inaugurazione?”, aggiunge. Il Pdl definisce dunque “assurda” la proposta di dedicare una piazza “al prete icona della sinistra, che accompagnava le donne ad abortire, eretico, il prete dai contenuti non religiosi ma politici, non cristiani ma comunisti. Un prete che tra una preghiera e un comizio pubblica anche un libro con il brigatista rosso Renato Curcio”. Ecco quindi altre proposte definite “edificanti”, come “Don Giussani e Don Verzè” che “hanno dato di più in termini di valore”: pensando a qualcuno “di più antico”, si legge ancora nella nota diffusa dal Pdl locale, “Sant’Ignazio Di Loyola padre gesuita. Se invece ci rivolgiamo all’ambito civile, vicino a De Gasperi ci starebbe bene Konrad Adenauer”. “Se questo è l’esempio che vogliamo dare ai nostri figli e ai nostri concittadini, io – noi – diciamo e dovremmo dire no grazie”, conclude Lucchesi.