Il tema della Quarta rivoluzione industriale non è solo un contenitore buono per i media e i dibattiti. Per gli operatori economici, quelli che ogni giorno hanno il polso della situazione del Paese, le piccole e medie imprese che rappresentano lo “scheletro” del sistema Italia, Industria 4.0 rappresenta uno scenario concreto, denso di opportunità. Ma cosa vuol dire Industria 4.0? Sostanzialmente si tratta di un’impostazione industriale che, sfruttando le nuove tecnologie, ottimizza la qualità del lavoro e degli impianti produttivi e migliora la produttività. Il tutto grazie all’interconnessione tra sistemi fisici e sistemi informatici, che interagiscono tra loro.
Il cuore di questa impostazione risiede negli strumenti: macchine, infrastrutture, attrezzature e tecnologie, ma anche nei servizi collegati (installazione, assistenza, manutenzione). Governi e istituzioni economiche sono al lavoro affinché le ricadute del nuovo paradigma siano ovviamente positive per l’uomo. Il Governo italiano ha previsto una serie di misure per incentivare gli investimenti funzionali alla trasformazione tecnologica. Il progetto, che si stima possa generare una spesa di alcune decine di miliardi di euro, è nominato “Impresa 4.0”.
L’obiettivo è supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Le misure per cogliere questo obiettivo sono varie: a questo proposito Aurelio Agnusdei, Managing Director di Grenke Locazione, spiega come le imprese italiane possano ottenere il massimo beneficio da questo quadro. «Per cogliere l’opportunità dell’Industria 4.0 le Pmi italiane hanno bisogno di innovare e investire in beni strumentali. Il noleggio è una scelta molto razionale perché garantisce una serie di vantaggi all’impresa. Si tratta di vantaggi fiscali, economici, finanziari e operativi. Fiscali perché i canoni sono totalmente deducibili ai fini Ires e Irap. Economici perché si possono ottenere subito le attrezzature di cui si ha bisogno col risultato principale di mantenere liquidità in azienda e non far aumentare l’indebitamento. Finanziari perché così si migliora il cash flow, non essendo il bene noleggiato iscritto a bilancio e rappresentando un puro costo aziendale. Operativi perché la durata dei noleggi è allineata al ciclo di vita dei prodotti col risultato di rinnovamento tecnologico continuo. Un tema di assoluta centralità nell’Industria 4.0».
Un processo del genere come funziona? L’azienda stabilisce con il proprio distributore di fiducia quali sono i beni strumentali che utilizzerà nello svolgimento del proprio business (dall’hardware al software, dai macchinari industriali agli elettromedicali, dalle macchine per caffè agli arredi per ufficio, dalle dotazioni ho.re.ca. ai sistemi di navigazione satellitare). La gamma di beni, prodotti, attrezzature e tecnologie noleggiabili è incredibilmente vasta, comprendendo anche soluzioni insolite (droni, impianti di allarme e videosorveglianza, strumenti per l’edilizia, illuminazione). A questo punto la società locatrice acquisisce i beni dal distributore (Grenke garantisce pagamenti quasi istantanei ai fornitori, in appena 24 ore), e instaura il rapporto di locazione con l’azienda utilizzatrice. «Un modello di business di questo tipo – prosegue Aurelio Agnusdei – determina vantaggi per tutti i soggetti coinvolti».
In effetti l’attività di locazione rappresenta un circolo virtuoso, che ben si sposa con il quadro generale di sostegno alle imprese, reso necessario dalla sfida dell’Industria 4.0. Questo può e deve andare a tutto vantaggio dell’economia italiana, la quale sembra pensata apposta per applicare con successo la formula del pay-per-use.
(Alberto Artusi)