Oggi il Tour de France 2012 propone la dodicesima tappa, la Saint Jean de Maurienne-Annonay Davezieux, di 226 chilometri. Questa è la frazione più lunga della Grande Boucle numero 99, ed oltre al chilometraggio il percorso presenta numerose insidie. Si tratta in realtà di una tappa che per quanto riguarda i big non dovrebbe partorire sorprese, perché le salite impegnative sono poste troppo lontano dal traguardo. Quindi potrebbe essere una tappa ideale per le fughe da lontano – che oggi dovrebbero avere il via libera – mentre in gruppo la bagarre potrebbe esserci negli ultimi chilometri, quando il percorso proporrà qualche strappo che potrebbe invogliare chi ha caratteristiche da finisseur.
La prima parte del percorso è ancora totalmente da tappa alpina: si parte infatti da Saint Jean de Maurienne, cittadina della Savoia circondata dalle salite che hanno fatto la storia del Tour, e nei primi 80 chilometri della tappa si affrontano ben due Gran Premi della Montagna di prima categoria. Nel dettaglio, dopo venti chilometri in discesa, ad Epierre inizia la salita del Col du Grand Cucheron: si tratta di una salita di 12,5 chilometri al 6,5% di pendenza media, piuttosto dolce nella prima metà ma davvero dura nella parte finale. Il GPM sarà al km 34 di gara, poi una lunga discesa e un tratto in pianura che porterà i corridori ai piedi del Col du Granier, seconda grande salita di giornata. Sembra una salita italiana, più breve ma più impegnativa (9,7 km all’8,6%) rispetto agli standard francesi, e l’ultima parte è davvero durissima. Il GPM però è al km 80,5, cioè a 146 dall’arrivo, e la parte impegnativa della tappa finirà qui. Discesa, e poi si arriva in pianura, ammesso che si possa chiamare tale: strada che tende a scendere ma con alcuni strappetti disseminati sul percorso. In ogni caso, ci saranno oltre 100 km senza difficoltà concrete, caratterizzati soltanto dal rifornimento ufficiale di Saint Joseph de Riviere (al km 108,5) e dallo sprint intermedio di Marcilloles dopo 153 chilometri di corsa. Dopo 200 km di gara si torna a faticare con la Cote d’Ardoix (5,9 km di salita al 3,4% di pendenza media), che però di certo non spaventa. Nei chilometri finali il menu prevede invece un falsopiano, una breve discesa e gli ultimi chilometri che tendono a salire.
Si arriva ad Annonay Davezieux, città composta da due distinte località e famosa nel mondo per avere dato i natali ai fratelli Montgolfier: come si diceva, gli ultimi chilometri sono in dolce ma costante salita. L’ultimo invito ad attaccare in una tappa che potrebbe essere splendida o totalmente interlocutoria. Alla strada toccherà dare la sentenza.