Il Tour de France finisce oggi con la tappa Rambouillet-Parigi, ma di fatto si era concluso giovedi, quando sulla salita di Peyragudes Wiggins e Froome erano giunti sul traguardo a braccetto, staccando Vincenzo Nibali. La cronometro di ieri ha sancito la superiorità dei due britannici della Sky: chiudono primo e secondo, a testimonianza di un dominio. Qualcuno potrà dire, e l’ha fatto, che questa Grande Boucle ha dato troppo spazio alle cronometro e meno alle montagne: vero, ma poi sui Pirenei non c’è stato nessuno che sia riuscito a spezzare il binomio Wiggins-Froome. Il Tour de France è concluso: la passerella di domenica, si sa, è buona per velocisti, per qualche fuga da ultimo giorno, per una gita premio lungo le strade di Parigi, dove la tappa approderà poco prima dei 70 chilometri di percorso. La partenza è prevista da Rambouillet, cittadina situata nell’Ile de France e dalla storia antichissima, visto che se ne ha traccia già nel 768, quando Pipino donò la Foresta di Yveline, che compariva sotto il nome Rambolitum, alla Basilica di Saint-Denis. Il percorso è interamente pianeggiante, se si eccettuano un paio di salite leggere (sono GPM di quarta categoria, ininfluenti per la classifica: la maglia a pois l’ha vinta il francese Voeckler), il Cote de Saint-Remi le Chevreuse e il Cote de Chateaufort. Possono essere punti utili per piazzare una fuga, se qualcuno avrà ancora gamba per provare ad allungare. Tutto fa pensare, comunque, che sui Campi Elisi ci si arriverà con il gruppo compatto: e qui, assisteremo forse, al termine di una panoramica della capitale francese, all’ennesimo duello tra Cavedish e Sagan. In questa corsa è in vantaggio lo slovacco, astro nascente del ciclismo mondiale: ha vinto tre tappe contro le due del britannico, ma Cavendish è un cannibale della Grande Boucle: sono ventidue i successi totali per il corridore della Sky, che anche oggi pomeriggio ci proverà, magari con l’aiuto di Wiggins come accaduto venerdi. Coronerà l’obiettivo del podio, dopo averne ottenuti due al Giro d’Italia, Vincenzo Nibali: il siciliano della Liquigas si è detto contentissimo del risultato, ma è nella sua indole il voler sempre migliorarsi. Ad ogni modo, oggi sarà a disposizione della squadra (“Faremo di tutto per far vincere Sagan”). La temperatura oscillerà tra i 20 e i 23 gradi, con cielo poco nuvoloso ma qualche raffica di vento. Sarà dunque il sole ad accogliere Bradley Wiggins, che oggi si infilerà l’ultima maglia gialla, quella che conta davvero:
Primo britannico nella storia a vincere il Tour de France, ll corridore della Sky ha cercato di minimizzare: “Sono al punto massimo della carriera sportiva, non della mia vita: ci sono cose più importanti, qui si vive in una bolla”. Ma è rimasto colpito dal calore dei francesi nei suoi confronti: “So quanto sia difficile, per un inglese, entrare nelle loro grazie”. Dominare la Grande Boucle, forse, può aiutare.