E’ terminata ieri sera questa lunghissima nona giornata di Serie A con il posticipo dello stadio Bentegodi. In campo i padroni di casa dell’Hellas Verona e la Lazio di Stefano Pioli, gara che si è conclusa in perfetta parità, con il risultato di 1 a 1. Alla rete di Senad Lulic ha replicato il solito Luca Toni che ha trasformato un calcio di rigore concesso dall’arbitro agli scaligeri per fallo di Cavanda. La Lazio, con il punto guadagnato ieri sera, si porta così al terzo posto in classifica a quota 16 punti, appaiata però al gruppo formato da Milan, Sampdoria e Udinese. Hellas che invece scala una posizione, guadagnando l’11esimo piazzamento assoluto a quota 12. Andiamo a vedere insieme, analizzando i voti e le pagelle del fantacalcio, quali sono stati i migliori e i peggiori del match, i classici top e flop. – E’ senza dubbio Luca Toni il punto di forza della squadra scaligera. Passano gli anni ma il bomber italiano non invecchia mai e anche ieri si è visto. Fa reparto da solo e dopo vari tentativi di piede e poi di testa, tutti terminati con esito negativo, alla fine riesce a gonfiare la rete trasformando il calcio di rigore assegnato: prezioso. – Prestazione nel complesso gravemente insufficiente per il centrale di difesa del Verona. E’ infatti completamente sua la responsabilità sul gol della Lazio, visto che, dopo un liscio clamoroso, spiana la strada alla corrente Senad Lulic, che riesce così ad insaccare senza troppi problemi e a portare in vantaggio, seppur temporaneamente, i suoi. – Per la terza partita consecutiva è ancora una volta Lucas Biglia il miglior calciatore della Lazio. Il vice-campione del mondo argentino conferma il suo magic moment non sbagliando praticamente nulla. In 90 minuti distribuisce ben 100 palloni senza neanche sbagliarne uno. Un metronomo camminante che detta i tempi e i ritmi giusti alla squadra facendo girare i propri compagni a meraviglia: perfetto. – L’altra faccia della medaglia della Lazio è Cavanda. Fino alla gara col Verona il difensore biancoceleste aveva dato vita a delle prestazioni positive ma ieri ha cancellato tutto con un erroraccio che costa carissimo ai capitolini: è infatti suo il fallo che porta l’arbitro a concede il calcio di rigore all’Hellas Verona e che spegne i sogni vittoria della squadra allenata da Pioli.
Prima occasione per la Lazio con un tiro altissimo di Biglia. Al ventesimo viene giustamente annullata una rete a Luca Toni, che aveva calciato bene di destro ma era in fuorigioco. Ci prova dopo Lulic di testa su calcio d’angolo, palla di poco al lato. In chiusura ci prova da fuori anche Candreva con poca fortuna. Djordjevic allarga per Candreva che tira violento su Agostini. Candreva stesso poco dopo la mette dentro, Moras liscia in maniera inverosimile e Lulic la mette dentro, sbloccando una gara brutta nel primo tempo. Rischia molto in apertura di ripresa Sorensen, entrato per l’infortunato Martic, che la mette di testa nella sua porta, con Rafael chiamato alla parata impegnativa. Dentro c’è anche Gomez che ha rivelato Jankovic per un problema fisico. Toni ci prova prima di piede su una palla messa in mezzo da Hallfredsson trovando un grande Marchetti, poi di destro colpendo l’esterno della rete e poi di testa sfiorando la rete dopo un errore di Ciani. Il Verona trova il pari su calcio di rigore realizzato con freddezza da Toni. In area di rigore Cavanda ha steso Gomez, prendendosi il secondo giallo e condizionando il resto della gara. Perchè la Lazio aspetta l’avversario che si fa pericoloso e soffre la sua velocità. La gara termina con un pari;
La gara nella ripresa si accende un pò, ma non regala tante emozioni comunque. Nel primo tempo la partita è troppo spenta per regalare la sufficienza al match nel complesso;
Buona la reazione degli uomini di Mandorlini dopo un brutto primo tempo. Il pari alla fine è meritato e se la squadra di ci avesse creduto di più potevano arrivare anche i tre punti.
Troppo poco per vincere la gara sperare e aggrapparsi a un gol fortunato del primo tempo. Oggi la Lazio non ha giocato una grande partita, ma è un punto che fa comunque legna.
Una sola decisione da prendere, quella in occasione del rigore e rosso per Cavanda. Decisione giusta e presa senza esitazione;
Prima occasione per la Lazio con un tiro altissimo di Biglia (6). Al ventesimo viene giustamente annullata una rete a Luca Toni (6), che aveva calciato bene di destro ma era in fuorigioco. Ci prova dopo Lulic (6.5) di testa su calcio d’angolo, palla di poco al lato. In chiusura ci prova da fuori anche Candreva con poca fortuna. Djordjevic (5.5) allarga per Candreva (6.5) che tira violento su Agostini (6). Candreva stesso poco dopo la mette dentro, Moras (4) liscia in maniera inverosimile e Lulic la mette dentro, sbloccando una gara brutta fino a questo momento. – Partita noiosa nel primo tempo e con tanti errori anche banali da parte di giocatori talentuosi. Alla fine arriva il gol di Lulic, ma non cambia la sostanza di una prima frazione brutta. – Gli scaligeri fanno poco o niente per cercare di passare in vantaggio, qualche palla buttata in mezzo alla ”speriamo che la prende Toni” e basta. Fraseggi lenti e poca qualità anche negli uomini migliori; – E’ l’unico che fa girare il pallone nel primo tempo, coraggioso nei lanci e nelle scelte tecniche; – Un errore come il suo pregiudica tutta la prestazione del centrale, intervento di fantozziana memoria al centro della difesa dove liscia un pallone e apre la strada al gol di Lulic; Qualcosina di più da parte dei biancocelesti che però non giocano un primo tempo, ma chi vince ha sempre ragione e la Lazio è ora in vantaggio; – Fa movimento, salta l’uomo e mette diversi palloni insidiosi al centro. Prima Agostini gli nega la gioia del gol bloccandogli un tiro violento, poi la mette dentro e apre al gol di Lulic; – Gara di grande agonismo e poca qualità, si vede poco l’ex centrocampista del Parma; Poche decisioni da prendere, ma nessun errore.
Hellas Verona
Rafael 6: non commette grandi errori, ha fisico e grande esperienza;
Martic 5.5: sulla corsia soffre molto la velocità di Lulic, nella ripresa non torna in campo per un problema muscolare; (46′ Sorensen 6): ripresa ordinata, nella quale di testa sfiora anche il gol di testa;
Marquez 6.5: è una sicurezza, gioca con grande rapidità di pensiero e l’esperienza di chi ha fatto tante partite in giro per il mondo;
Moras 4.5: Un errore come il suo pregiudica tutta la prestazione del centrale, intervento di fantozziana memoria al centro della difesa dove liscia un pallone e apre la strada al gol di Lulic. Nella ripresa non deve fare molto;
Agostini 6.5: bravo nel primo tempo a negare un gol a Candreva immolandosi. Corre molto, ma davanti combina poco;
Hallfredsson 6.5: ha grandissime qualità e lo sappiamo, dovrebbe trovare più continuità nelle sue giocate;
Tachtsidis 6: E’ l’unico nel primo tempo che fa girare il pallone nel primo tempo, coraggioso nei lanci e nelle scelte tecniche. Nella ripresa sparisce completamente dal gioco, calando fisicamente; (77′ Ionita sv)
Campanharo 6: ha fisico e grandi mezzi, gioca bene scambiando con i compagni e venendo fuori. Però gioca solo a tratti;
Jankovic 6: fa grande movimento, provando degli spunti ma trovando poco spazio. Si fa male a fine del primo tempo e rimane nello spogliatoio all’intervallo; (46′ Gomez 6.5): cambia la partita con grande personalità. Si conquista il calcio di rigore e diventa così decisivo;
Toni 7: ci prova di piede su punizione dentro di Hallfredsson subito all’inizio della ripresa dopo un primo tempo da dimenticare. Poi va a colpire alto di testa. Alla fine la mette dentro per il pari su calcio di rigore;
Lopez 6: nel primo tempo corre e si muove bene, ma senza riuscire a diventare pericoloso. Cala nella ripresa;
All. Mandorlini 7: non si demoralizza dopo il gol dell’uno a zero a fine primo tempo. Cambia la squadra nella ripresa anche per problemi fisici e trova il pari meritando anche di più.
Lazio
Marchetti 7: bravissimo in un paio di occasioni su Toni. Su una punizione dentro il lungo attaccante del Verona colpisce all’improvviso e Marchetti va giù rapido. In più di un’occasione fa il libero giocando alla Neuer fuori dai pali e accorciando spesso le azioni offensive del Verona. Bene;
Cavanda 4.5: commette l’ingenuità che costa la partita a lui, espulso, e la vittoria alla Lazio per il rigore;
De Vrij 6: non concentrato in alcuni frangenti, da sempre grande fisicità al reparto;
Ciani 5.5: lento, involuto, soffre molto l’avversario fisico come Toni nonostante sia anche lui molto alto;
Radu 6: sulla corsia ha grande passo, bravo in tutte e due le fasi;
Parolo 5.5: Gara di grande agonismo e poca qualità, si vede poco l’ex centrocampista del Parma. Nella ripresa ci prova da fuori e poi sparisce nuovamente;
Biglia 7: completa 100 passaggi e non per fare una battuta, sul serio. E’ il metronomo di questa squadra e fa una partita sensazionale, cresciuto di condizione può essere devastante;
Onazi 5.5: corre molto, ma a volte lo fa anche a vuoto e senza mordente. Si prende un giallo che preoccupa Pioli, infatti lo sostituisce nella ripresa; (58′ Gonzalez 6): entra e si posiziona diligentemente prima al centro e poi come terzino destro dopo il rosso a Cavanda;
Candreva 6.5: Fa movimento, salta l’uomo e mette diversi palloni insidiosi al centro. Prima Agostini gli nega la gioia del gol bloccandogli un tiro violento, poi la mette dentro e apre al gol di Lulic. Nella ripresa si sacrifica ed è il primo a ripartire quando serve;
Djordjevic 5: si fa vedere poco davanti, correndo molto ma toccando pochissimi palloni. Ha fisico e grande velocità, ma oggi non è stata una buona gara per lui; (86′ Klose sv)
Lulic 6.5: sblocca la gara nella fine del primo tempo, sfruttando un errore di Moras. Si muove bene dietro la punta, ma nella ripresa sembra un pò scarico così Pioli lo cambia; (58′ Felipe Anderson 6): entra e si sacrifica molto dopo il rosso di Cavanda. Davanti però combina poco;
All. Pioli 6.5: manca qualcosa davanti nel primo tempo, la Lazio soffre nella ripresa in inferiorità numerica e Pioli riesce a pareggiare bene la gara.