In merito al gene che ferma il tumore ha parlato anche il professore associato Marco Herold che si è detto sorpreso da questa scoperta. Il ricercatore ha parlato come riportato anche da Repubblica, specificando: “È stato sorprendente scoprire che la perdita di MLH1 non fa funzionare bene P53 e va a provocare lo sviluppo di un linfoma. Quando rimettevamo MLH1 lo sviluppo del tumore si arrestava”. C’è chi è ancora più entusiasta di lui, il ricercatore Andreas Strasser ha sottolineato: “La metà dei tumori è collegata al cattivo funzionamento di P53 da tempo eravamo conapevoli dell’importanza ma non era stato in grado nessuno di spiegare come questa proteina riesca a bloccare lo sviluppo di un tumore. Andiamo avanti così nello studio approfondito del gene”. Parole importanti e di speranza per lascienza che potrebbero regalare ulteriori sviluppi futuri. (agg. di Matteo Fantozzi)
ANA JANIC: “ECCO COSA ABBIAMO SCOPERTO”
Ana Janic ha voluto spiegare alcuni dettagli della ricerca condotta sul gene che ferma i tumori al Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne. Come riportato da Repubblica sulla sua versione online ha spiegato: “Abbiamo scoperto che il gene MLH1 che ripara il dna sia fondamentale nell’abilità di P53 di prevenire lo sviluppo di linfomi a cellule beta”. Ha voluto poi specificare: “Se un paziente ha un linfoma con una mutazione che inattiva il meccanismo di riparazione del Dna i medici adesso sanno come evitare alcuni trattamenti che danneggiano il Dna come la chemioterapia che può anche rendere il cancro poi più aggressivo”. Sicuramente sono parole importanti che ci avvicinano a quella che potrebbe essere una scoperta rivoluzionaria in grado di dare una mano agli oncologi a sconfiggere uno dei mali più devastanti ancora oggi.
I SEGRETI DEL GENE P53 ARRIVA DALL’AUSTRALIA
Arriva una scoperta rivoluzionaria dall’Australia dove viene sottolineato che un gene potrebbe fermare diversi tipi di tumore. Tre scienziati del Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne infatti hanno scoperto come il gene P53 sia in grado di fermare il linfoma a cellule beta e anche probabilmente altri tipi di cancro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Nature Medicine dove viene spiegato con precisione come un gruppo di geni coinvolti nel processo di riparazione del Dna siano funzionali al P53. La ricercatrice e scienziata Ana Janic, che appartiene al gruppo di studiosi dell’Università, ha spiegato come per la prima volta sia stato evidenziato che il P53 abbia potenzialmente la possibilità di frenare anche in maniera piuttosto rapida la crescita di un tumore. Ulteriori sviluppi di ricerca saranno effettuati su questa scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina.