Il registro delle coppie di fatto è una strumentalizzazione ideologica del sindaco Pisapia che va contro la Costituzione e pretende di sostituirsi al ruolo del Parlamento con un atto amministrativo. A dichiararlo è Andrea Fanzago, consigliere comunale del Partito democratico. Fanzago annuncia anche: “Non potendo votare contro le unioni civili, mi asterrò o non parteciperò al voto. Il Pd su temi etici di questa portata dovrebbe lasciare libertà di coscienza e non imporre discipline di partito”. E’ quanto affermato a Ilsussidiario.net, dopo che Giuliano Pisapia ha posto l’ultimatum: “Se entro quest’anno il consiglio comunale non deciderà, assumerò io personalmente con la mia giunta la decisione sul registro delle unioni civili”.
Condivide nel merito la proposta delle unioni civili?
La mia osservazione, che neanche i promotori delle unioni civili possono disconoscere, è che il registro delle coppie di fatto non è la soluzione del problema, se non interviene una legge nazionale. Chi non sceglie il matrimonio civile, non ha nessun motivo per chiedere di iscriversi alle coppie di fatto. Inoltre non è corretto chiamare con lo stesso nome cose diverse, né adottare lo stesso trattamento per situazioni differenti. La priorità sono le coppie con figli, soprattutto in questo momento di crisi economica, ed è sbagliato dividere in parti uguali fra diversi.
In questo modo Pisapia intende riconoscere anche le coppie gay …
Io mi attengo a quella che è la normativa italiana stabilita dalla Costituzione, dove è indicato chiaramente qual è il modello di famiglia e la procedura per riconoscerla. Dopo di che se si vuole cambiare la Costituzione, e il Parlamento ha una proposta chiara e i numeri per farlo, si modificherà la Costituzione. Prima di allora, l’articolo 29 parla chiaro.
Pisapia obietterebbe che la Costituzione non esplicita che il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna …
Sarebbe una interpretazione assolutamente ardita quella di considerare una famiglia composta da due persone dello stesso sesso.
Oserà sfidare Pisapia in Consiglio comunale?
Su questioni di questo tipo non credo ci sia un vincolo di maggioranza. Sento dei colleghi del Pd che su questioni ben più importanti come il bilancio o la vendita di Sea pongono tanti problemi e addirittura del dissenso. Quindi se anche sul registro delle coppie di fatto in Consiglio comunale si trovasse una maggioranza diversa da quella che attualmente sostiene il sindaco Pisapia, non occorrerà fare drammi né aprire una questione politica.
Il Pd dovrebbe lasciare libertà di coscienza ai suoi consiglieri?
Io credo che anche in Parlamento nel Partito democratico ci sia questa dimensione: sulle questioni etiche non esiste linea di partito.
Lei come voterà?
Mi asterrò o non parteciperò al voto, non potendo votare contro.
Quindi si dissocerà dal programma elettorale della sua coalizione …
Votando a favore mi dissocerei dalla Costituzione, e lo ritengo un fatto molto più grave. La vera questione è la strumentalizzazione ideologica che si fa su questo registro. E’ evidente la volontà di utilizzare le unioni civili per scopi diversi da quelli che sono presenti nel dettato costituzionale.
Chi è il responsabile di questa strumentalizzazione?
I proponenti del registro delle coppie di fatto.
Quindi in ultima istanza Pisapia …
La sinistra in Italia ha sempre portato avanti questo discorso. I cattolici hanno sempre replicato che il principio era quello indicato dalla Costituzione, e quindi se si vuole difendere la Costituzione lo si fa in tutti i suoi articoli, e non in qualcuno sì e in altri si fa finta che non esistano. Il problema va risolto in parlamento, è chiaro però che non possono essere utilizzati gli stessi termini per indicare situazioni completamente differenti.
Perché Pisapia ricorre a una strumentalizzazione anziché appellarsi al Parlamento?
Lo sa anche la prima firmataria della delibera sulle coppie di fatto, Marilisa D’Amico, che è ordinaria di diritto costituzionale. Nella delibera stessa la D’Amico scrive che in mancanza di una legge nazionale si tenta di supplire con uno strumento amministrativo a un vuoto normativo, e quindi si utilizza una delibera comunale. Ricordo che la giunta di sinistra di Gubbio, dopo avere introdotto il registro delle coppie di fatto, ha approvato una delibera per annullarlo. Chi l’ha introdotta prima di noi ha capito che non è la soluzione del problema cui pretende di dare una risposta.
Il sindaco Pisapia è intervenuto sulle unioni civili proprio alla vigilia dell’arrivo del Papa …
Io farò di tutto per fare arrivare al sindaco Pisapia la relazione di Luigino Bruni, l’economista che ha aperto la tre giorni di convegno per la Giornata Mondiale delle Famiglie, perché in quel testo ci sono tante di quelle istanze e indicazioni utili che l’amministrazione comunale di Milano non potrà non tenerne conto.
(Pietro Vernizzi)