Nella puntata di martedì 11 giugno della trasmissione GiroGiroBimbo condotta da Ellen Hidding, viene presentata la ricetta degli anellini verdi. Come consuetudine, si tratta di un piatto che può essere dato a un bambino nei propri primi mille giorni di vita. Per prima cosa viene ricordato come sia importante usare poco sale e più in generale utilizzare ingredienti a basso contenuto di iodio. Il piatto di oggi è una delle prime pappe adatte ai bambini che hanno grosso modo un anno di età. Naturalmente è sempre valida la regole generale secondo cui è cosa buona quella di interpellare il proprio pediatra per chiedere sull’opportunità o meno di inserire nuovi piatti nel menù del bambino. Gli ingredienti per la preparazione degli anellini verdi sono 25 grammi di anellini che grosso modo sono pari a due cucchiai e mezzo, del brodo vegetale preparato a parte, 40 grammi di omogeneizzato di vitello, 30 grammi di taccole e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. Da sottolineare che le taccole,una varietà di piselli, dovranno essere lessate e poi passate nel passaverdure. Le taccole si prestano particolarmente per le prime pappe dei bimbi in quanto presentano un’accentuata dolcezza che piace in maniera particolare. Una volta messe a lessare le taccole in una pentola riempita di acqua, si vanno a cuocere gli anellini mettendoli nel brodo vegetale.
In attesa che gli anellini vengano cotti, viene mandato in onda il filmato della dottoressa Silvia Scaglioni, pediatra esperta di nutrizione. La dottoressa rende noto come il gusto per il salato si sviluppi nel tempo a seconda della quantità di sale a cui i bambini vengono sottoposti fin dal periodo della gravidanza. A tal proposito è quanto mai opportuno abituare alla giusta dose di sale partendo dai primi mille giorni di vita, utilizzando i prodotti per l’infanzia che assicurano qualità nutrizionale e una giusta educazione al gusto. Ad esempio possono essere utilizzati degli omogeneizzati che non hanno sale aggiunto oppure una bassa concentrazione di sodio. Quindi il consiglio di non aggiungere sale alle pappe e di non mettere formaggio grattugiato ma di utilizzarlo soltanto come alternativa a carne, legumi… Inoltre, è quanto mai utile abituare il bambino al consumo di frutta e prima dell’anno di età è opportuno non dargli del latte vaccino perché troppo ricco di proteine e sale. Infine, negli anni successivi è comunque opportuno limitare il consumo di alimenti molto ricchi di sale come gli insaccati, salumi e prodotti in scatola. Tornando in studio Ellen Hidding, integrando quanto detto dalla dottoressa, evidenzia come sia buona norma controllare sempre le etichette dei prodotti.
Detto ciò si torna alla preparazione della ricetta. Una volta cotti gli anellini, li mettiamo insieme a una parte del brodo vegetale in un piatto. A questo punto prendiamo l’omogeneizzato di vitello che deve essere riscaldato all’interno del suo vasetto a bagnomaria oppure a microonde per poi aggiungerlo agli anellini e quindi mescolare. Fatto ciò si vanno ad aggiungere le taccole già lessate e passate. È importante ricordare che durante lo svezzamento, le verdure devono essere passate con il passa verdure e non con il frullatore, in quanto così facendo si evita di formare aria e il persistere di pericolosi filamenti. Per completare il pranzo si può dare al bambino un omogeneizzato di frutta mentre gli anellini verdi è buona norme presentarli al bambino in qualche simpatica ciotolina.
Per la rubrica “Il libro dei perché”, la psicologa e psicoterapeuta Silvia Diepoli, parla della risposta da dare al proprio bambino quando quest’ultimo richieda l’arrivo di una sorellina oppure di un fratellino. Se i genitori non hanno in progetto di fare questo passo in futuro, è opportuno spiegare con serenità al bambino come non sia possibile in quanto ad esempio il numero attuale di componenti della famiglia sia più che sufficiente per potersi essere felici. Se invece è in animo di compiere questo passo allora lo si può far presente al proprio bambino evidenziando però come non si possa decidere se si tratterà di maschio o femmina.
Nella rubrica Genitori 2.0 si parla di alcuni consigli per raccontare fiabe ai propri figli e nello specifico avere un tono di voce soffuso e caldo, inventarla oppure prenderne una classica partendo dal “C’era una volta…” e soprattutto tenere ben presente uno schema ed ossia l’inizio della fiaba, l’evoluzione, la crisi, le difficoltà e l’happy ending, che deve esserci sempre e comunque perché per i bambini deve essere sempre un finale lieto.