Sta bloccando il traffico cittadino con l’inevitabile caos la manifestazione di migliaia di dipendenti comunali della Capitale, oggi in sciopero. Si astengono dal lavoro ben 24mila persone, diecimila delle quali si sono recate in Campidoglio in corteo per protestare, accogliendo il sindaco Marino con fischi sonori di contestazione. Sindaco che come suo solito è comparso in comune in bicicletta e si è trovato davanti i manifestanti. Lo sciopero è stato proclamato per l’intera giornata di oggi da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Csa contro il taglio previsto delle retribuzioni e l’incertezza a proposito del salario accessorio. Il problema grave però è la totale assenza di vigili dalle strade di Roma, anche loro ovviamente dipendenti comunali. Inevitabile dunque i problemi alla circolazione soprattutto in centro.
E’ previsto venerdì 6 giugno lo sciopero indetto dai segretari generali delle Federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil Fp dei 24mila dipendenti pubblici di Roma Capitale. L’agitazione, inizialmente prevista il 19 maggio scorso ma poi scongiurata all’ultimo minuto, è stata invece confermata per il 6 giugno e rischia di paralizzare la città. “Prosegue la vertenza aperta nei confronti di Roma Capitale di fronte all’inaccettabile condotta dall’amministrazione – scrivono i sindacati in una nota congiunta – che non vuole o non sa cogliere fino in fondo le indicazioni ministeriali sui contratti decentrati e nel contempo produce atti restrittivi e penalizzanti verso i dipendenti, lasciando inalterati interessi e sprechi della politica segnalati dal Mef”. “Continueremo a partecipare a tavoli di confronto – si legge ancora – ma la mobilitazione non si arresterà sino a quando i lavoratori non riceveranno le giuste risposte e atti concreti che ancora attendono da questa Amministrazione, non escludendo il ricorso ad azioni legali a tutela del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori capitolini”. Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato la protesta annunciata per venerdì: “I rapporti tra il Governo e Roma Capitale non possono che essere di collaborazione. È chiaro che governarla non è semplice, ma se Roma è disposta a fare la sua parte, il Governo non farà mancare il suo aiuto. L’importante è che ci siano obiettivi chiari, i cittadini non perdonerebbero che si continuasse a perdere tempo in discussioni”.