Sarà tra poco nelle sale il docufilm “Lei è mio marito”, diretto da Annamaria Gallone, che racconta la storia dell’avvocato civilista Alessandra Gracis, 55 anni. Lei, fino a allo scorso luglio, era un uomo e si chiamava Alessandro: per tre anni le telecamere hanno seguito la sua vita, fino all’operazione fatta a San Francisco la scorsa estate attraverso cui ha definitivamente cambiato sesso. Alessandra, recentemente intervistata da La Tribuna di Treviso, si è anche sposata con Roberta: “L’ho incontrata 8 anni fa, quando ero uomo. Una relazione eterosessuale la nostra. Quando ho iniziato il mio percorso, la storia si è interrotta. Ma lei mi ha assicurato che mi sarebbe stata sempre vicina, a darmi aiuto e sostegno. E così ha fatto: c’era lei a San Francisco lo scorso luglio quando mi sono operata. E io ho voluto sposarla”. L’avvocato, nel corso della stessa intervista, racconta che tutto è iniziato quando, a seguito di un’operazione, “dovetti depilarmi. Un’amica buttò lì una battuta, mi disse che avevo belle gambe, gambe femminili. E siccome dovevamo andare a una festa di carnevale, volle truccarmi e vestirmi da donna. Ebbene, ha scoperchiato una pentola che sapevo piena di sconvolgenti verità”. Nel frattempo, confessa Alessandra, “ho avuto una sorta di cortocircuito. Così, a quaresima, mi presentai a cena a casa di un amico notaio vestita da donna. Un ospite rimase sconvolto. Ma io capii che ero quella: una donna”. E lo stesso fece poi anche a lavoro: “Era il 2009, mi presentai in studio con la gonna e la parrucca. Era ancora Carnevale, ma poi anche questo presto finì e fu un disastro, i soci non lo accettarono e si arrivò alla rottura. Con i clienti c’è stata la grande sorpresa: solo uno se ne andò, un noto concessionario d’auto. Gli abbiamo fatto una bella parcella… Gli altri no, gli altri sono rimasti tutti”. All’anagrafe, però, Alessandra è ancora Alessandro: “E’ per tutelare il mio matrimonio – spiega -. Il cambiamento di sesso in Italia è causa di scioglimento del vincolo. E io voglio tutelarlo”.