Alfano riprova la carta Lega? Dopo l’addio espresso dallo stesso segretario del Pdl qualche giorno fa, quando aveva dichiarato che l’alleanza fra i due partiti era da considerarsi finita, adesso sembra abbia in un certo senso cambiato idea. Parlando infatti oggi ad Orvieto, Alfano ha lanciato quella che per adesso è una raccomandazione, ma che suona come una richiesta di rinnovo alleanza in vista delle prossime elezioni amministrative. La Lega non consegni il Nord alla sinistra, ha detto. E l’unico modo per far ciò è ovviamente una nuova alleanza tra Pdl e Lega, anche se è vero che in molti casi la Lega ha dimostrato di poter vincere anche da sola. Ma la frase di Alfano suona proprio come una richiesta a rivedere alcuni recenti passi che hanno portato alla fine di una alleanza storica che ha governato l’Italia a livello regionale e nazionale per diversi anni. Immediata la replica dell’ex ministro degli interni Maroni: è il Pdl che attualmente è alleato con la sinistra, ha detto. L’esponente leghista si riferisce alla maggioranza che attualmente sostiene il governo in carica, composta da Pdl, Pd e Terzo Polo. Se davvero volete una alleanza alle prossime elezioni amministrative, ha aggiunto Maroni, togliete il sostengo al governo e forse ne riparleremo. Scrivendo sulla sua pagina Facebook, Maroni conclude così: “Ipocrisie e democristianismi non ci interessano, la Lega ha un’altra idea in mente: diventare il primo partito della Padania”. Dal canto suo Alfano aveva già detto che il Pdl è leale al governo, ma lo è con la schiena dritta, con ciò intendendo che non è in un angolo né tantomeno in ginocchio. “Siamo il primo partito italiano e siamo al centro della scena perché rappresentiamo i moderati italiani che vogliamo unire” ha detto ancora. Riunire i moderati è quanto Alfano ha detto poi essere l’obbiettivo del suo partito che ha tre priorità: lavoro, lavoro, lavoro. Aggiungendo: “Il Pdl è con il popolo. Se le banche sono contro il popolo noi saremo contro le banche”. Frasi queste ultime che hanno suscitato la perplessità e le critiche del segretario del Pd Bersani che ha commentato che il Pdl si accorge del lavoro solo adesso.
Bersani ha anche criticato la frase di Alfano secondo il quale in caso della vittoria della sinistra in Italia ci sarà una deriva alla Zapatero con leggi per il matrimonio fra i gay fra le altre. Anche in questo caso Bersani ha denunciato il linguaggio di Alfano definendolo da campagna elettorale.