Beppe Grillo annuncia la carica dei 101. Non centra il film omonimo, centrano invece le 101 liste che il suo Movimento Cinque Stelle lancia alle prossime lezioni amministrative. Dalle 85 della passata tornata elettorale alle 101 di questa. Saranno dunque 101 le città che vedranno tra i propri candidati i grillini, tra cui le principali come Genova e L’Aquila in cui si voterà a questo turno elettorale. E’ lo stesso Beppe Grillo ad annunciare la scesa in campo di liste fatte dai “veri guerrieri”, come li definisce lui: precari, uomini, donne, ragazzi, vecchi. Grillo come già in precedenza insiste nel dire che il suo movimento non centra nulla con gli altri partiti: noi siamo un’altra cosa spiega. Lo slogan della campagna elettorale? E’ pronto anche quello: “Torniamo a vivere”. Vogliamo entrare nei comuni, ha detto ancora, per una battaglia epocale: “Conservare il territorio, l’acqua, l’aria, ritornare a una vita diversa, senza ansie”. E senza tutti coloro che in qualche modo sono stati nel potere fino ad oggi cioè senza quella classe dirigente che prova a riproporsi per la salvezza dell’Italia. Attualmente il movimento dei grillini conta già 150 consiglieri nei comuni e nelle regioni. Anche questa volta Beppe Grillo sarà in prima linea durante la campagna elettorale: girerà infatti almeno una novantina di città con l’usuale camper usato le volte precedenti. L’attore/politico definisce il suo movimento un virus: raddoppiamo ogni anno con una progressione geometrica incredibile pensando che stiamo facendo tutto senza soldi. Il tutto in vista delle politiche del 2013 in cui il Movimento Cinque Stelle vuole per la prima volta entrare in Parlamento. Nessuna paura di uno sbarramento che possa arrivare anche all’8%, dice Grillo, perché il suo movimento prenderà sicuramente più consensi. E degli attriti interni degli ultimi tempi, in cui lo stesso Grillo aveva espulso dal M5S alcuni esponenti, cosa è rimasto? Tra gli espulsi c’era anche un consigliere comunale di Ferrara. La sua colpa aver organizzato una manifestazione su cui Grillo non era d’accordo: aveva violato il Non statuto del movimento ha spiegato il leader. Una parte dei grillini di Ferrara erano dalla parte del consigliere espulso.
Si era corso il rischio di una spaccatura con questa mossa del movimento in Emilia-Romagna, la zona dove il Movimento Cinque Stelle è più forte, spaccatura che adesso sembra rientrata. In vista delle prossime elezioni amministrative.