Il Pdl lancia l’“Operazione verità sul Bilancio di Pisapia”, con 100mila volantini e oltre 50 banchetti in ogni angolo della città. Entro fine giugno sarà votata la maxi-stangata, che alzerà tutte le tasse dall’Imu alla Tarsu, dalla Cosap all’addizionale Irpef. Ilsussidiario.net ha intervistato Giacomo Beretta, ex assessore al Bilancio della giunta Moratti, per chiedergli un giudizio sul bilancio di Pisapia e le proposte del Pdl per affrontare i conti comunali senza mettere le mani nelle tasche dei milanesi.
Beretta, perché il bilancio di Pisapia non vi convince?
Io avrei fatto un bilancio completamente diverso, in quanto non avrei esasperato le tasse. In particolare non avrei aumentato l’Imu sulle seconde case, sulle attività commerciali e su quelle produttive. Questo significa ammazzare i commercianti e gli artigiani, portarli a cercare capannoni e luoghi per produrre lontano dalla città. L’Imu per le attività commerciali è passata dallo 0,5 per mille all’1,6 per mille, con gli estimi catastali rivisti del 60%. Questo significa che tutti gli uffici, i negozianti, le poche attività produttive vicine ai laboratori artigianali, scaricheranno sui cittadini questo aumento dei costi. L’aspetto peggiore però è che è un bilancio senza prospettiva.
In che senso?
Nel senso che è basato solo sulle tasse, ma non c’è un’idea di sviluppo della città. E’ dimostrato già a livello nazionale che più aumenti le tasse e minore sarà il tuo gettito. Occorrerà quindi aumentare ancora le tasse in un circolo vizioso senza fine. Questo significa ammazzare il ceto medio, che è ancora quello produttivo, e di conseguenza avere un impoverimento della città.
Ad aumentare non è solo l’Imu …
Pisapia aumenta tutte le tasse. Sulla tassa di soggiorno a suo tempo mi ero detto a favore, in quanto la si paga in tutto il mondo ogni volta che ci si reca in albergo. Trovo invece molto dannoso l’incremento della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, perché questo vorrà dire che tutti i mercatini e le bancarelle non potranno più esporre.
Quali saranno le conseguenze di questa scelta dell’amministrazione?
Tutte le fiere che durano una settimana non si faranno più, e questo toglierà la vivacità di alcune vie caratteristiche di Milano. Trovo assurdo l’aumento della Tarsu in maniera spropositata, l’introduzione dell’addizionale Irpef, che poi andrà ad aumentare, perché dallo 0,2 si passerà allo 0,4 e sarà quindi scaglionata. Sono tutte tasse che, invece di rilanciare e proporsi in termini di sviluppo, lo andranno a comprimere sempre di più.
Intanto Pisapia si è dimesso dall’Expo …
Mentre attua le dismissioni, vedi Sea, Pisapia non fa partire nessuna grande opera e addirittura sta rinunciando a realizzare l’Expo. Fatto ancora più grave è che non vi sia il contenimento della spesa. Il Comune di Milano ha un bilancio di previsione in cui nella spesa corrente vi è una previsione di aumento di 120 milioni di euro. Pisapia non attua quindi nessuna spending review né alcuna riduzione delle uscite, e questo nonostante si sia passati da 16 a 12 assessorati. Significa che la spesa non è sotto controllo e che continuerà ad aumentare e soprattutto che a novembre/dicembre sarà necessario rivedere l’addizionale Irpef per recuperare le minori entrate.
(Pietro Vernizzi)