Un allarme tsunami dopo un violentissimo terremoto avvenuto pochi minuti fa nell’Oceano Pacifico, davanti alle Isole Vanuatu: alle ore 10.23 un violentissimo sisma di grado a magnitudo 7.2 sulla scala Richter è avvenuto nel Pacifico, spesso teatro di forti scosse, ha creato in questi istanti un’altissima allerta per possibili ondate di tsunami. Ipocentro a 40 km di profondità sotto il livello dell’oceano, i centri abitati più vicini sono a 84 km, la città di Port Oltry, a 139 da Luganville e a 400 km dall’importante centro di Port-Vila. Allarme molto forte per una zona purtroppo spesso soggetta a scosse del genere, certo è che l’intensità del terremoto questa volta è davvero di carattere eccezionale: seguiranno aggiornamenti per comprendere se il rischio di tsunami rimarrà tale. Intanto in Italia proseguono le piccole scosse di assestamento per gli sciami sismici di Parma e Perugia, sempre però senza alcun danno o segnalazione particolare.
Mattinata con parecchie scosse di terremoto nelle zone del centro-nord, con Emilia Romagna e Umbria protagoniste: nessun danno per fortuna su aree abitate, feriti e strade, la domenica si è aperta con pochi allarmi. Uno sciame sismico a Perugia e uno a Parma sono i veri punti di allerta delle ultime ore, ma lo ripetiamo, con lieve portata di intensità a magnitudo. Tra le 6 scosse sismiche nella provincia di Perugia quella col massimo grado di forza è avvenuta alle 5.10: M 2.2, ipocentro a 13 km di profondità e comuni coinvolti vicino all’epicentro che risultano essere Costacciaro, Sassoferrato, Scheggia e Pascelupo, Serra Sant’Abbondio, Sigillo, Frontone, Cantiano, Fabriano, Gubbio, Arcevia, Pergola, Cagli, Gualdo Tadino. A Parma invece le scosse sono state 3, con l’ultima alle 8.17 di grado M 1.7 sulla scala Richter: ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato tra i comuni di Varsi, Bore, Bardi, Morfasso, Vernasca, Solignano, Gropparello, Bettola, Farini.
Nella consueta rubrica sui terremoti che oggi colpiranno il territorio italiano, partiamo con un riepilogo di quanto successo nelle ultime ore. Rimane piuttosto tranquilla la chiusura di questa giornata per quanto riguarda i movimenti sismici dell’Italia. Il confine con la Svizzera è stato interessato in questi primi giorni d’aprile da due scosse di lieve intensità, evento ripresentato a distanza di molte ore anche alle 18:47 di ieri. In questo caso l’intensità è lievemente aumentata, salendo ad una potenza di 2.4M, colpendo la zona di Val Venosta e quindi il confine fra Italia, Svizzera ed Austria. La profondità del terremoto è stata di 11 km con una latitudine di 46.88 ed una longitudine di 10.57. Il comune di Curon Venosta si trova a 8 km dall’epicentro, ma il terremoto si è sentito anche nelle città di Bolzano, a 74km di distanza, e Trento, a 100 km a Nord Ovest. Situazione tranquilla anche per quanto riguarda la scena mondiale, dove si è registrata l’ultima scossa alle 07:50 di questo mattino (ora italiana). La zona colpita è la penisola dell’Alaska e la scossa ha raggiungo una potenza di 6.2M. Si tratta comunque, data l’assenza di successivi rilevamenti, di un fenomeno isolato.