Il Paris Saint Germain è in crisi, nonostante le continua magie di Zlatan Ibrahimovic (clicca qui per saperne di più). Dopo quindici giornate di Ligue 1 i parigini sono quinti in classifica, a quota 26 punti e a cinque lunghezze dalla vetta, occupata dall’Olympique Lione (31 punti). La raggiunta qualificazione agli ottavi di Champions League non basta ad addolcire la pillola ai tifosi del PSG, che quest’anno si aspettavano un dominio netto e incontrastato nel campionato nazionale, che già è sfuggito l’anno scorso per mano della sorpresa Montpellier. Per questo l’allenatore, il nostro Carlo Ancelotti, è in discussione. Purtroppo non potrebbe essere altrimenti quando una squadra che ha speso oltre 100 milioni di euro nel calciomercato estivo non si trova in testa al campionato, e soprattutto non offre prestazioni dominanti. Si parla già della successione di Ancelotti, e uno dei nomi alla ribalta nelle ultime ore è quello dello Special One, Josè Mourinho. Attualmente il portoghese è alla guida del Real Madrid, per la terza stagione consecutiva: nella sua bacheca blanca ha infilato sinora una Coppa di Spagna, una Supercoppa di Spagna e una Liga Spagnola, quella conquistata l’anno scorso, da lui definita come “il campionato più sofferto della carriera”. Quest’anno il Real Madrid ha già perso contatto con la vetta in campionato, e si dice che Mourinho sia ai ferri corti con spogliatoio e Perez. Ora il portoghese sembra avere una sola priorità: la decima Champions League per le Merengues, la terza personale (con tre squadre diverse). Di fronte alle domande dei giornalisiti su un suo presunto futuro al Paris Saint-Germain, Mourinho ha risposto così: “Domani gioco la mia partita numero 101 in Champions League (contro l’Ajax, ndr). Non commento il resto, non alimento storie“. Dall’Inghilterra ci si è messo anche Alex Ferguson, che dal suo trono di Manchester ha dichiarato che l’allenatore portoghese potrebbe stare su qualsiasi panchina. Qualcuno ci ha visto un’investitura, un indizio alla successione designata dello scozzese sulla panca di Old Trafford. E’ difficilissimo immaginare il successore di Ferguson, Mourinho dal canto suo non vuol pensarci:
“Non parlo, chiedete al presidente. Ferguson? Gli amici parlano sempre bene gli uni degli altri. Per la sua successione passerà tanto tempo, magari due anni, o altri dieci…“. Sul PSG, l’ex tecnico dell’Inter è stato chiaro: “Sono tutte voci. Un mio assistente seguirà Paris Saint-Germain-Porto, perché sono due potenziali avversari negli ottavi di finale. E’ l’unico motivo per cui seguo il PSG, può essere un nostro rivale“. Dunque pare che Ancelotti possa dormire sonni tranquilli, per ora: l’ombra dello Special One è lontana. L’impressione è che molto dipenderà dalla Champions League: se il Real dovesse vincerla Mou potrebbe anche considrare esaurita la sua esperienza madrilena, e cercare una nuova sfida. Esattamente come è successo con l’Inter.