Incredibile al Cibali. Il Catania si fa rimontare il vantaggio nell’arco di due minuti e regala inaspettate speranze al Lecce di Cosmi. Al Massimino finisce 1-2 per i salentini al termine di una partita rocambolesca. Meriterebbero sicuramente di più i padroni di casa, penalizzati dagli episodi e costretti ad incassare la seconda sconfitta consecutiva. Anche le statistiche evidenziano la supremazia etnea, con un possesso palla maggiore (54%), un’impressionante serie di conclusioni e tentativi verso la porta difesa da Benassi, ben 7 i tiri verso lo specchio salentini e 10 quelli lontano dai pali della porta ospite. Il Lecce, dal canto suo, non demerita affatto, anzi. Diciamo che un pareggio sarebbe forse stato il risultato più giusto, anche analizzando il rigore fallito da Di Michele nella ripresa, il fuorigioco sul gol di Bergessio ed i tre legni colpiti durante l’incontro (due dagli ospiti ed uno dalla squadra di Montella). L’episodio che però ha cambiato completamente l’inerzia dell’incontro è stata l’espulsione per proteste di Carrizo, avvenuta al termine della partita e con tutte le sostituzioni già effettuate. Al porto dell’argentino si è dovuto così improvvisare portiere Lodi; non propriamente il suo mestiere.
Succede tutto nella ripresa. Sette minuti ed il Catania passa in vantaggio con Bergessio, abile nel tap in di testa dopo una gran botta di Barrientos dalla distanza terminata sulla traversa. La rete è però viziata da una posizione di fuorigioco evidente dell’attaccante argentino, non ravvisata da De Marco&company. Poco male – col senno di poi – perché nel finale il Lecce compie una rimonta importantissima per la corsa salvezza nell’arco di soli tre minuti. Tutto ciò nonostante l’assalto dei salentini sia cominciato con il rigore sbagliato da Di Michele a circa venti minuti dal termine. Avviene tutto a cavallo del novantesimo. Prima un contropiede letale di Muriel libera Corvia al centro dell’area, il quale non deve far altro che centrare la porta. Poi Di Michele si fa perdonare l’errore dal dischetto e, con freddezza da goleador di razza, ribadisce in rete la non impeccabile respinta di Lodi, portiere improvvisato del Catania (subentrato a Carrizo in porta dopo l’espulsione di quest’ultimo). È l’uno-due che tramortisce definitivamente il Catania e fa volare in alto il morale salentino. La zona salvezza è ora distante solo due punti.
È ovviamente un Montella deluso quello che si presenta nella sala stampa del Massimino dopo la sconfitta con il Lecce.”Fino al 86′ avevamo giocato una grande partita. Veloci ed efficaci. Il Lecce ha fatto il suo gioco, colpendo di rimessa. Non abbiamo avuto la giusta lucidità per chiudere la partita. Bellusci? Mi ha chiesto tre volte il cambio, non stava bene. Il cambio è stato ben usato anche se forzato. Nel finale non siamo stati intelligenti e lucidi nel gestire l’incontro. Il Lecce è stato bravo nell’approfittare dei nostri errori. Il futuro? La partita di oggi ci insegna molto. È tutto ancora aperto. Ci sono stati risultati sorprendenti. Carrizo? Con l’arbitro non mi arrabbio mai. Con lui mi sono sincerato per valutare se ci fossero stati attriti. L’applauso di Carrizo è stato ingenuo, nulla da eccepire. Gli errori si pagano. Cosi non possiamo arrivare sesti. Abbiamo commesso ingenuità colossali”. Ben più soddisfatto è invece l’allenatore in seconda del Lecce: Mario Palazzi. “Partita fondamentale. Ci godiamo questa bella vittoria ma non possiamo rilassarci e pensiamo già al Napoli. Però abbiamo festeggiato tanto. Le gare da oggi in poi saranno sempre fondamentali. Affronteremo squadre molto cariche, ma noi siamo abituati a giocare certe gare. Vincere a Catania è stato importante, contro una grande squadra. Complimenti al mio amico Montella. Noi dobbiamo soffrire gara per gara e cerchiamo di dare sempre il massimo.Recuperare per noi è stata un’impresa, ma rispetto agli altri siamo abituati a lottare in bassa classifica”.