Due nuovi studi lanciano novità interessati per gli affetti da diabete di tipo 2. Tra questi c’è quello sul pancreas artificiale che sembra dare dei netti miglioramenti ai pazienti a cui è stato applicato. Lo studio per ora si limita a pazienti ricoverati in ospedale a cui è stato impiantato un sistemo di rilascio automatizzato dell’insulina con un’ansa chiusa. Questo ha determinato un miglioramento del controllo generale dell’insulina nel sangue. Sicuramente si osservano dei risultati positivi, ancor più di quelli della terapia convenzionale per via sottocutanea a cui tutti i malati di diabete sono abituati ormai da tempo. Questa nuova terapia presto potrebbe essere applicata anche al di fuori dalle mura ospedaliere e vedremo se davvero riuscirà a ridurre i rischi che corre chi è affetto da queste patologie. Sarà importante cercare di capire come anche gli operatori sanitari valuteranno queste novità affidate per il momento ai ricercatori. (agg. di Matteo Fantozzi)
DUE STUDI RIVOLUZIONARI
Questa settimana si apre con delle novità interessanti per chi è affetto da diabete. Due tra le più quotate riviste scientifiche mondiali, PNAS e NEJM, hanno pubblicato altrettanti studi legati a questa patologia che potrebbero nel tempo regalare delle novità non di poco conto. Da un lato c’è lo studio legato alla formulazione di un‘insulina orale in grado così di ridurre i fastidi legati dalle infusioni o iniezioni, dall’altra invece una scelta ancor più rivoluzionaria che vede protagonista un pancreas artificiale in grado di migliorare quello che è il compenso glicemico in soggetti affetti dal diabete di tipo 2. Entrambe le soluzioni possono portare a delle risposte davvero molto interessanti sotto diversi punti di vista e creare una sorta di alternative in grado sicuramente di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
OBIETTIVO: MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEI PAZIENTI
Il diabete colpisce, purtroppo, sempre più persone nel mondo per diversi motivi legati a fattori genetici, ambientali ma anche e soprattutto per lo stile della vita irregolare creato da una vita sempre più frenetica. L’obiettivo principale della sanità è quello di cercare di rendere la qualità della vita dei pazienti migliori, alla ricerca di soluzioni che possano evitare scomodi paradigmi a cui i diabetici sono ormai abituati da sempre. Dagli infusori di insulina fino ai prelievi continui di sangue sicuramente un condizionamento esterno non regala una vita del tutto tranquilla a chi è affetto dal diabete. Per questo si sta lavorando alla fine di trovare delle soluzioni che possano in tempi ristretti cambiare radicalmente le abitudini di chi fino a questo momento ha dovuto fare i conti con una patologia in alcuni casi molto complessa da affrontare.