Fiorentina-Palermo termina con il risultato di 0-0 e un punto a testa che è funzionale più al Palermo che alla Fiorentina: infatti, a causa della vittoria del Lecce, i viola rimangono invischiati nella lotta per la salvezza e si trovano ora a tre punti di vantaggio sul terz’ultimo posto. Il Palermo, invece, si porta a 40 punti, quelli solitamente utili per la salvezza, e, a meno di un tracollo devastante, può considerarsi in una posizione tranquilla. La Fiorentina prova con il cuore a vincere e lo dimostrano il maggior numero di tiri in porta (7 contro 2), delle conclusioni totali (21-14) e con una netta supremazia territoriale (66 contro 27 per cento del tempo di gioco in zona d’attacco). Il Palermo in attacco fatica a giungere alla conclusione, complice anche l’influenza di Miccoli, che relega il Romario del Salento in panchina per 90 minuti. In difesa i rosanero soffrono soprattutto sui calci piazzati, come dimostrano i 14 corner a favore dei viola (contro 1). Per questi motivi la Fiorentina si sentirà privata di tre punti che avrebbe sinceramente meritato. Nonostante questo dopo la vittoria con il Milan continua a muovere la classifica e da segnali di ripresa dopo un campionato al di sotto delle aspettative. Giocando sempre così avrà buone possibilità di salvarsi.
— Nei primi dieci minuti diverse occasioni: al primo minuto, tiro di Ilicic, fuori di pochissimo. Risponde la Fiorentina con un tacco di Amauri dopo un’azione splendida tra Montolivo e Jovetic e con un palo colpito da Nastasic sugli sviluppi di un corner al quinto minuto. I viola aumentano il pressing nei successivi minuti e mette alle strette il Palermo relegandolo nella sua metà campo. I rosanero rispondono solo in contropiede con una gran palla di Donati in profondità per Hernandez che calcia alto da buona posizione. Nella ripresa la partita è meno spettacolare e più spezzettata e le occasioni migliori sono sempre per la Fiorentina anche se i tiri in porta risultano essere molti meno rispetto a quelli del primo tempo. Delio Rossi inserisce in ordine di tempo Lazzari e Cassani per migliorare la fase offensiva della sua squadra. è proprio il primo a mandare in porta Jovetic, ma il tiro viene respinto da Viviano. Mutti è invece costretto a sostituire Barreto con Bacinovic per infortunio e poi inserisce Budan e Vasquez al posto di Hernandez e Ilicic. Nonostante questo l’ultima emozione ha sempre il colore del viola: Amauri insacca un cross di Cassani, ma di mano e il gol viene giustamente annullato con la seguente ammonizione dell’attaccante italo-brasiliano. La Fiorentina non trova così il gol e la partita termina con uno 0 a 0 senza reti, ma non privo di emozioni.
— Quello che si presenta ai microfoni di Sky è un Bortolo Mutti soddisfatto della prestazioni dei suoi giocatori: “Per noi è un risultato positivo, avevamo paura di questa trasferta dopo la loro vittoria a San Siro. Abbiamo costretto la Fiorentina a giocare a palle lunghe e siamo ripartiti bene. Faccio i complimenti alla mia squadra, è stato importante fare punti oggi”. D’obbligo il commento sul gol di Amauri: “Il gol di Amauri? Sembrava convalidato, io avevo visto che aveva fatto gol di mano. Amauri ha avuto un atteggiamento sbagliato: un gesto da censurare, ma nel calcio ci sta. Miccoli? Ha deciso lui di non giocare e di non entrare neanche mezzora”. Infine conclude sul problema evidenziato gravemente dalla sua difesa, le lacune sui calci piazzati: “Le palle inattive? Le soffriamo, non abbiamo giocatori con grandi stazza. Contro gente come Amauri, Nastasic e Natali non è facile”. Alle critiche per il gol di mano risponde il diretto interessato: “Peccato, abbiamo avuto più occasioni noi. Dobbiamo pensare alla prossima. La scintilla? E’ scattata, dico grazie al pubblico che ci è stato vicino. L’importante era non perdere. Il gol annullato? Mi sono venuti i crampi, ho detto all’arbitro che se mi avesse chiesto se l’avevo presa di mano avrei detto di sì. L’ho presa di mano ma sono stato sbilanciato”.