L’allarme dei pesticidi nella birra ha coinvolto anche altri generi alimentari. Si è parlato infatti in giornata anche delle bacche di goji, sempre più usate nelle diete anche in Italia e indicate soprattutto per il loro forte potere antiossidante. Sono stati ritirati dal mercato anche alcuni lotti per aver superato i limiti di presenza di pesticidi considerati massimi. Il rischio chimico in questo caso ci porta alla presenza al loro interno di carbofurano e propargite. Il Ministero della Salute ha diffuso l’allerta nella pagina “Avvisi di sicurezza” che si riferisce proprio a questa tipologia di problemi. Nell’annuncio sono state pubblicate tutte le indicazioni che possono fornire con attenzione anche le possibilità di evitare rischi su altri alimenti. Una notizia che ci rende dunque sempre più guardinchi su cosa andiamo a comprare per metterlo poi sulle nostre tavole. (agg. di Matteo Fantozzi)
PESTICIDI POTENZIALMENTE PERICOLOSI
L’articolo pubblicato su 60 Millions de Consommateurs spiega nel dettaglio come alcune birre in commercio contengano tracce di pesticidi potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo. L’organizzazione che ha pubblicato lo studio ha specificato come non dovrebbero esserci danni rilevanti per la salute dei consumatori, ma ha comunque lanciato un campanello d’allarme perché questa situazione dimostra l’ubiquità dell’erbicida nell’ambiente. Una situazione dunque molto pericolosa che potrebbe portare negli anni a un aumento proporzionale della presenza di queste molecole chimiche. Proprio per questo si ritiene indispensabile l’intervento pronto e attento di chi è in grado di andare ad osservare da vicino come provi rimedio. La presenza sempre maggiore di pesticidi anche nei raccolti rischia di diventare un serio problema e stavolta non solo per la birra.
DUE SU TRE CONTENGONO COMPOSTI CHIMICI
Sulla rivista francese 60 Millions de Consommateurs, che si occupa appunto degli interessi dei consumatori, è stato pubblicato uno studio che fa venire i brividi a chi è solito bere birra. Pare infatti che tre su quattro contengono dei pesticidi e stiamo parlando dei marchi più venduti all’interno anche dei supermercati italiani. I test di laboratorio hanno portato alla luce la presenza di 250 molecole di composti chimici in 45 birre di cui 39 bionde e 6 bianche. Non solo perché in 25 birre sono state trovate delle tracce di glisfosato anche se a livelli molto bassi. Si parla infatti di 2000 litri al giorno consumati per superare l’assunzione giornaliera ammissibile di glifosato. Solo undici bevande sono state trovate totalmente esenti dalla presenza appunto di questi potenzialmente pericolosi composti chimici. Lo studio apre dunque una parentesi di approfondimenti che vanno tutti nella direzione del consumatore e della sua salute.