Il Varese ha iniziato alla grande il campionato di serie B: dopo le due cocenti eliminazioni ai playoff, i lombardi ripartivano da una penalizzazione di -1 per le vicende legate al calcioscommesse. Con Fabrizio Castori in panchina in luogo di Rolando Maran, i biancorossi hanno vinto entrambe le partite (Ascoli e Lanciano) e sono al terzo posto in classifica dietro Sassuolo e Livorno. Ma in casa Varese continua a tenere banco la situazione di Giulio Osarimen Ebagua. L’attaccante di origine nigeriana, protagonista della promozione dalla C1 alla B e poi del primo anno in serie cadetta (24 gol in due stagioni) è tornato in Lombardia dopo un anno a metà tra Catania e Torino, dal quale il Varese l’ha interamente riscattato. Peccato che Ebagua non voglia rinnovare il contratto in scadenza nel giugno del 2013, preferendo accasarsi a Verona o comunque rimanere in Italia, ma con altre maglie (negli ultimi giorni di calciomercato ha rifiutato l’ipotesi Cluj). La società è irremovibile: o Ebagua rinnova, oppure resta in tribuna, come accaduto nelle prime due partite. Il giocatore è finito nel mirino della tifoseria, che non ha mancato di punzecchiarlo con cori continui in riferimento al numero di maglia e a Neto Pereira, che invece è sempre più l’idolo della curva. Ebagua ha anche risposto con un gestaccio – prima di segnare – nel corso della partita di Coppa Italia contro il Pontisola. Clima teso, quindi, che non aiuta nemmeno Castori, che ha già perso De Luca e si ritrova quindi in difficoltà. Abbiamo quindi chiesto al direttore sportivo Mauro Milanese se la situazione possa in qualche modo sbloccarsi: “Dovete chiederlo al giocatore”, ha risposto Milanese, in esclusiva al Sussidiario.net. “Noi non cambiamo la nostra posizione ogni ora. Vogliamo dare un vantaggio a chi abbraccia il progetto della società e si mette a disposizione. Sono l’ultimo a cambiare idea, noi dobbiamo rispettare la linea di correttezza nei confronti di chi firma i contratti”. Il direttore sportivo, comunque, ha anche detto che “questo il giocatore l’ha capito, perchè è intelligente. Gli ho parlato io e non solo; però ripeto, la scelta è sua e ci scontriamo quindi con il suo egoismo rispetto a una società che già il primo luglio gli ha proposto il rinnovo del contratto. Noi di certo non possiamo stare dietro a ogni volontà del calciatore”. La sensazione è che il braccio di ferro continuerà, ma Milanese comunque si augura che Ebagua, alla fine, firmi:
“Mi farebbe piacere che giocasse ancora per il Varese, che firmasse il rinnovo del contratto”. Sull’ottimo esordio in campionato, il direttore sportivo ha commentato: “Siamo molto soddisfatti, è la partenza più bella di questi ultimi tre anni di serie B e questo ci riempie di orgoglio. Abbiamo fatto solo gol su azione, segno che la squadra gioca, che il gruppo fa la differenza, anche perchè abbiamo giocato sempre con la squadra non in perfette condizioni. Acquisiamo molti punti, c’è la convinzione di aver allestito una buona rosa per un campionato di tranquillità. La ciliegina sulla torta è il gol all’esordio di Kone, come accaduto lo scorso anno con Granoche”.
(Claudio Franceschini)