Hanno preso il via la sfide decisive di queste elezioni amministrative 2012. Quasi 4 milioni di italiani sono chiamati alle urne oggi e domani in 118 comuni italiani. Seggi aperti dalle 8 di questa mattina fino alle 22 e domani dalle 7 alle 15, con occhi puntati alle sfide più importanti che si giocano a Parma, Genova, Palermo e L’Aquila. Alle ore 12 l’affluenza alle urne è del 10,3%, in leggero calo rispetto al primo turno (12,8%). Si vota in 19 comuni capoluogo e tra questi sono 6 quelli in cui a sfidarsi sono candidati di centrosinistra e centrodestra. Dei 118 comuni al voto, nelle regioni a statuto ordinario 98 sono superiori ai 15 mila abitanti e 2 sono inferiori, mentre sono 19 i capoluoghi di Provincia: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Genova, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Taranto, Trani, Palermo, Agrigento, Trapani. Alla chiusura dei seggi che avverrà domani alle ore 15, potranno iniziare gli scrutini che decreteranno i vincitori. Il Ministero dell’Interno effettuerà diverse rilevazioni riguardo l’affluenza alle urne: dopo quella avvenuta a mezzogiorno, ce ne sarà una seconda alle 19 e quella di chiusura seggi alle 22. Domani invece verrà rilevato solamente il dato definitivo finale delle ore 15. Come fa sapere sempre il Viminale, in questi ballottaggi il cittadino avente diritto può esprimere la propria preferenza tracciando un segno sul rettangolo nel quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti i cittadini si troveranno di fronte una scheda azzurra, su cui sono scritti i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, con a fianco il contrassegno delle liste a cui il candidato è collegato. L’elettore può quindi votare per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; oppure è possibile votare per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo e anche per il candidato a sindaco e per la lista collegata, tracciando un segno sui relativi contrassegni. In tutti questi casi il voto si intenderà comunque attribuito sia al candidato sindaco che alla lista che lo sostiene.
Il cittadino chiamato al voto può anche esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, facente parte della lista collegata al candidato che invece corre per la carica di sindaco, scrivendone solo il cognome o anche il nome in caso di omonimia. Ove occorra, sarà inoltre possibile scrivere data e luogo di nascita nella apposita riga stampata sotto il contrassegno.