Prosegue lo sciopero dei taxi a Napoli, dove gli organizzatori hanno calcolato un 40% circa di adesione. Il corteo dei tassisti si è fermato in piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura, dove la delegazione dei manifestanti ha chiesto di essere ricevuta, ma non sono mancate tensioni con i colleghi che hanno scelto di non partecipare allo sciopero. Hanno aderito alla protesta contro Uber le sigle sindacali Fasi-Conflavoratori, Usb, Ugl Taxi, Alt e Assotaxi. “La nostra protesta è contro le diverse forme di abusivismo e di concorrenza sleale – ha detto Rosario Gallucci, segretario di Fasi-Conflavoratori – A Napoli la Uber non è entrata in funzione, ma le auto Ncc stazionano al Molo Beverello, alla Stazione ed all’aeroporto e prelevano turisti, mentre dovrebbero uscire dalle rimesse solo dopo la prenotazione e l’ acquisto del voucher da parte del passeggero”. A fare concorrenza sleale, ha aggiunto Gallucci, sarebbero anche gli autisti degli “scuolabus” che il pomeriggio “accompagnano i ragazzi al calcetto ed il sabato sera in discoteca. A noi l’ uso del taxi comporta un costo fisso giornaliero di 45-50 euro, grazie anche alle tariffe esose delle assicurazioni. Sono costi insostenibili di fronte ad un abusivismo senza controlli”.
Inevitabili momenti di tensione oggi a Milano durante lo sciopero indetto dai tassisti contro Uber e i noleggiatori di vetture con conducente. Uno sciopero che viene eseguito come si sa oggi in tutta Europa, dove la problematica appare uguale a quella italiana. In Stazione Centrale alcuni tassisti intenti a scioperare hanno incrociato proprio una vettura con conducente, sembra addirittura irregolare. Lo hanno fermato e sono cominciati gli insulti e le minacce, addirittura sono state fatte scendere le persone che erano a bordo dell’auto: è intervenuta la polizia che si è presa carico di verificare se l’uomo stesse svolgendo opera regolare o fuori della legge.
Anche i tassisti milanesi parteciperanno allo sciopero indetto in tutta Europa per la giornata di oggi, mercoledì 11 giugno 2014. Da Londra a Parigi, fino a Roma e Berlino, i taxi tornano a protestare contro Uber, la società californiana che gestisce il noleggio auto con conducente e che, con la sua applicazione (UberPop) permette anche ai privati di trasportare passeggeri a pagamento. Secondo i tassisti si tratta di concorrenza sleale, quindi incroceranno le braccia dalle 8 alle 22 di oggi, orari durante i quali i taxi saranno disponibili solamente per donne incinte, anziani e malati. In un comunicato, Unica Cgil (Unione Italiana Conducenti Autopubbliche) fa sapere che “gli operatori che rispettano le leggi, sia taxi che ncc regolari, rischiano di essere ‘licenziati’ ed estromessi dal mercato che viene così consegnato nelle mani di speculatori e falsi industriali, in effetti solo intermediatori di manodopera che non assumono rischi, che in poco tempo determineranno la fine del trasporto pubblico indifferenziato per accaparrarsi la parte più remunerativa del mercato”. Proprio Uber è passata però subito al contrattacco, proponendo per oggi forti sconti sulle tariffe: “In vista dello sciopero dei taxi – ha fatto sapere – Uber abbassa automaticamente le tariffe di tutte le corse del 20%, rinunciando così alla propria commissione”.