Frederick Seitz, Norman D. Einspruch
La Storia del Silicio
Bollati Boringhieri, Torino 1998
Pagine 316 – Euro 36,15
Gli autori, Seitz e Einspruch, scrissero questo testo nel 1998 nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della scoperta del transistor, realizzata da John Bardeen, Walter H. Brattain e William B. Shockley, per la quale furono insigniti del premio Nobel per la fisica nel 1956.
Il volume risulta oggi particolarmente interessante per chi opera nel mondo dell’insegnamento; infatti permette al lettore di cogliere le ragioni che hanno portato al rapidissimo sviluppo dei semiconduttori e delle loro applicazioni in microelettronica.
Gli autori presentano e discutono in modo dettagliato e documentato le scoperte scientifiche e gli sviluppi tecnologici nel campo dell’elettronica a semiconduttore con un costante riferimento al contesto scientifico, culturale, politico e economico dell’epoca.
Quindi emerge chiaramente che stimolo determinante per l’avvio di un’intensa attività nell’area della fisica e della tecnologia dei semiconduttori fu la forte spinta, che si ebbe negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale, per lo sviluppo di nuovi sistemi radar di controllo a distanza e di nuovi sistemi per telecomunicazione sempre più potenti e affidabili. Solo negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso si assistette all’avvio dell’integrazione su larga scala e, quindi, alla comparsa dei microprocessori.
Gli autori mettono inoltre in evidenza, soprattutto nella prima parte del volume, che lo sviluppo vorticoso della fisica e della tecnologia del silicio non avrebbe potuto aver luogo senza il contributo sinergico di diverse discipline, principalmente fisica, chimica, metallurgia e elettronica; questa forte interdisciplinarità è un aspetto caratterizzante la scienza e la tecnologia dei materiali in generale.
Da segnalare anche le due Appendici con cui si chiude il volume, nelle quali vengono illustrate previsioni sull’evoluzione del settore, previsioni su basi empiriche che, formulate negli anni 1964 e 1965, ancora oggi non sono state disattese.
Il testo, scritto con rigore e molto ricco di documentazione bibliografica, è di facile lettura.
Prevalentemente rivolto a un lettore che abbia già qualche conoscenza nel campo, può essere agevolmente utilizzato dall’insegnante, che da esso può trarre spunti interessanti per il lavoro scolastico; è utilizzabile anche da studenti dell’ultimo anno di liceo, ma in ogni caso guidati dal docente, che fornisca loro criteri di lettura.
Un testo «scritto con lo scrupolo di un vero storico e con la precisione dello scienziato, appassionante alla lettura» che «rimarrà tra i testi fondamentali della storia della cultura del nostro secolo».
Questo il sintetico giudizio di Franco Bassani, della Scuola Normale di Pisa, riportato nella Prefazione all’edizione italiana.
Recensione di Laura Capocelli
(Insegnante di Matematica e Fisica al Liceo Linguistico “Carlo Tenca” di Milano)
© Pubblicato sul n° 16 di Emmeciquadro