Più che un matrimonio, quello tra Belen e Stefano De Martino, sta prendendo la piega di un giallo all’italiana. Fughe di notizie, smentite, paparazzi sempre appostati: manca solo una casa “con le finestre che ridono” come location scelta per le nozze e l’affaire Rodriguez si tramuterebbe ufficialmente in uno spaghetti thriller di tutto rispetto. Se, fino a qualche giorno fa, infatti, sembrava certo che la showgirl argentina e il suo ballerino avessero scelto come chiesa nel quale pronunciare il fatidico sì e legarsi usque ad mortem uno all’altra, oggi – colpo di scena! – arriva la smentita, direttamente dal parroco della chiesa di Carbonara di Rovolon, provincia di Padova, dove – a detta dell’informatissimo settimanale Chi – il 20 settembre si sarebbe dovuta tenere la cerimonia nuziale. “È una balla che Belen si sposi qui”, ha infatti tuonato don Roberto, prevosto della cittadina veneta, che ha aggiunto che i due non potrebbero certo potuto firmare gli incartamenti per potersi sposare al di fuori della loro parrocchia perché entrambi residenti a Milano. Il curato ha però ammesso di conoscere bene la mamma del piccolo Santiago, che sta seguendo da un po’ nella sua strada sulla via della conversione. “Lunedì scorso è venuta qui, è vero”, ha confessato, “ma non era la prima volta che veniva, solo che stavolta l’hanno vista tutti”, e ha precisato: “Un anno fa l’ho conosciuta attraverso la moglie del calciatore Emiliano Bonazzoli del Padova e ogni tanto passa di qui. Poi le persone si sono convinte che lei sia qui per sposarsi. Ha iniziato il suo cammino di fede con me, questo è vero, ma che sia venuta qui a prendere la comunione o a cresimarsi oppure ad organizzare il suo matrimonio sono cavolate”. In attesa di ulteriori news in merito a quello che già molti non esitano a definire l’evento mediaticamente più atteso dell’anno, ci basti dunque prestar fede alle parole di don Roberto, chiudendo le orecchie alle malelingue che sospettano che il prete sia in combutta con i due fidanzatini per depistare fotografi, appassionati di gossip e curiosi. Improbabile che il parroco abbia mentito: è contro l’ottavo comandamento.